Dato che il concerto del 29 era sold out, ho ascoltato quello, credo altrettanto bello ma probabilmente più intimo, del 7 luglio al Lyceum Theatre di Londra. Concordo con la recensione. Metterei però più in evidenza la specificità, l'unicità dei Pentangle rispetto agli altri musicisti cui si fa riferimento alla fine del pezzo (i vari Fairport ecc.): l'impasto sonoro e il peso del jazz e del contrabbasso di Danny Thomposon, a mio avviso, fanno di questo gruppo qualcosa di davvero unico e irripetibile. Per le mie personali sensazioni, si può leggere qualcosa qui: http://corradoinblog.go.ilcannocchiale.it/post/1968287.html