Ennesima perla del chitarrista olandese, questa volta più che mai da ascoltare con continuità; perchè le tracce sono brevi e concatenate. Unico neo, che secondo me non lo porta alla perfezione sono la ripetitività delle soluzioni (pescate da Universal migrator e da 01011001), ma daltronde quando è solo uno a comporre dopo un po' questo è inevitabile. Altra sottigliezza, la voce del "padre" sembra più giovane di quella del "figlio".
I Sodom qui tirano il freno a mano e lo fanno con grande stile. Basta vedere tracce anthemiche come Marines, M-16, e la quasi "epicheggiante" Napalm in the morning. Per il resto le solite rasoiate , con una scelta di riffing cattivo che da sempre li contraddistingue. Da avere!
Portare avanti l'eredità di Persecution mania e di Agent orange è cosa dura... Secondo me il trio, ha sperimentato in quest' album (americanizzato in alcuni punti, si sentono vari "slayerismi" xD). Ci sono tuttavia bei momenti ma anche dei riempitivi. Non un must-have ma un album onesto. Con "Tapping the vein" nel 1992 ritorneranno sui loro passi!