Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:51 min.
Etichetta:Dragonheart
Distribuzione:Kizmaiaz-Audioglobe

Tracklist

  1. WE ARE COM
  2. ESCAPE
  3. FEEL MY RAGE
  4. SPY
  5. ATTLE AND BLEDA
  6. FOREVER FIGHT
  7. BOUDICCA'S SPEECH
  8. A MOTHER'S REVENGE
  9. HEAVY METAL AXES
  10. ETZEL
  11. VISIONS
  12. BEER, CHEERS (BONUS TRACK)

Line up

  • Tony Fontò : Guitar
  • Elisa "Over" De Palma : Vocals
  • Danilo Bar : Guitar
  • Alex Mantiero : Drums
  • Jo Raddi : Bass
  • Alex Lucatti: keyboards

Voto medio utenti

Quando si parla di metal italiano (sempre che questa etichetta abbia ancora un minimo di senso) i White Skull sono senza dubbio una garanzia. Attivi da quasi vent'anni, hanno saputo sfoderare una serie di prove discografiche eccellenti, sempre all'insegna del vero metal, quello duro e puro, “denim and leather”, come direbbero i Priest, suonato col cuore e con le palle, a dispetto delle sfighe e dei cambi di line up che non hanno mai cessato di tormentare questi simpatici vicentini. Con “Forever fight” la band del mitico axe man Tony Mad giunge all'ottavo lavoro e ancora una volta, tanto per cambiare, bisogna parlare di gente nuova che arriva. Questa volta però gli avvicendamenti non sono proprio di secondaria importanza: innanzitutto la voce. Al posto di Gus Gabarrò (impegnato ora in una eccellente tribute band dei Whitesnake, i 1987) ecco arrivare Elisa “Over” De Palma, che però è una novità solo per quanto riguarda lo studio di registrazione, visto che è entrata nel gruppo da due anni e che è stata testata ormai alla grande dal vivo. Nuovi entrati sono anche il bassista Jo Raddi, e il tastierista Alex Lucatti, che ha aggiunto una componente decisamente nuova al sound della band.
Parliamo del disco ora: dal punto di vista lirico si tratta, come oramai è tradizione della band, di un concept a sfondo storico. Questa volta sono i barbari il soggetto prescelto, anche se non saprei dirvi di quali popoli e di quali secoli si parli esattamente (ma non mancherò di chiederlo a Tony nell'intervista che gli farò a breve) non avendo i testi sottomano.
Musicalmente si tratta invece dell'ennesima conferma: non ho mai amato la band alla follia, e ho giudicato superlativo solamente il loro terzo disco “Tales from the North”. Ciononostante, bisogna ammettere come, a partire dall'esordio “I won't burn alone”, i vicentini non abbiano mai sbagliato un colpo, con il loro classic metal potente e melodico, immancabilmente “old school”, ma anche in grado di evolversi e perfezionarsi nel corso dei tempi (vedi le atmosfere cupe di “The dark age”, o le aperture alla Gamma Ray di “The XIII Skull”). Questo “Forever fight” non fa eccezione. Il marchio dei White Skull è presente come non mai, anche se i nuovi acquisti hanno influito non poco sulla direzione dell'insieme. Le tastiere sono infatti ben presenti, e sebbene non trasformino il gruppo in un mero epigone dei più famosi symphonic acts della scena, hanno saputo plasmare il suono in una direzione maggiormente epica e melodica, ben evidente soprattutto nei ritornelli, probabilmente mai così curati e ispirati. Da parte sua, il buon Alex ce la mette tutta a far capire che c'è anche lui e la presenza di un paio di soli del suo strumento (una cosa totalmente inedita nel sound del teschio bianco) rappresenta un più che gradito marchio di fabbrica. Che dire invece di Elisa “Over”? La ragazza è brava, su questo non ci sono dubbi. Non ha l'ugola al vetriolo e il carisma dell'indimenticabile Federica De Boni e neppure la potenza devastante di Gus. La sua voce è molto più vincente nelle tonalità pulite che in quelle più sporche (“Boudicca’s speech ne è un ottimo esempio) e spesso (soprattutto nei pezzi più aggressivi) manca un po' di decisione. La passione e l'energia però ci sono, assieme a quello che è forse il suo più grande dono: una grande abilità nel confezionare linee vocali che vadano dritto al punto. Da questo punto di vista, “Forever fight” risulta il più riuscito dai tempi di“Tales from the North”. Non c'è infatti nessun brano che non sia fatto per essere cantato a squarciagola, e siamo sicuri che tutti faranno la loro sporca figura dal vivo.
Più che felice dunque di constatare la splendida forma di una delle più belle realtà del metal nostrano. Adesso speriamo possano godere di maggiore stabilità, così da raccogliere un po’ di più di quanto hanno fatto negli ultimi anni… ci vediamo in tour!
Recensione a cura di Luca Franceschini
Forever fight

Forever Fight is the eighth studio album by the power metal band White Skull.

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