Tornano sulle scene i portoghesi
Forgotten Suns, fermi al discreto "Snooze" del 2004. Della vecchia formazione sono sopravvissuti solo Falcao e Valadares (
e che è, la formazione del Brasile '82???), ed i nuovi innesti hanno di certo contribuito a spostare le sonorità della band da un prog rock molto tradizionale e 'scolastico' ad un prog metal davvero di alto livello, sia strumentalmente che in fase compositiva.
"Innergy" è davvero un bel disco, insomma, che farà felici i nostri appassionati di Fates Warning, Shadow Gallery, e tutto quel filone che ci tiene decisamente a mettere la parola "progressive" prima di "metal".
Ciò detto, l'album è una continua iniezione di adrenalina: la potente e coinvolgente opener
"Flashback" è subito seguita dalla stupenda
"Racing the Hours", un funambolico brano davvero da riascoltare 100 volte, forse il migliore del lotto insieme alla lunga e incredibile
"Outside In", vera perla di questo disco, che saprà ammaliarvi con i suoi continui cambi di tempo, con la tecnica sopraffina e soprattutto con il
gusto che i 5 portoghesi ci sanno mettere. Non una mera esibizione di mezzi tecnici, insomma, tutt'altro: ogni brano di questo disco suona fresco, coinvolgente, e si percepisce chiaramente lo sforzo compositivo anche nei testi, volutamente incentrati sulla difficoltà di vivere in un mondo sempre più estremizzante, sempre più bombardato di news, di nuove tecnologie, e sempre più snaturato della sua essenzialità e spontaneità.
Davvero un "bravi" di cuore ai
Forgotten Suns; io vi consiglio vivamente l'ascolto e l'acquisto di un cd bello, fresco e convincente come questo
"Innergy". Well done.
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