Hanno un bel dire, i sardi
Roll Call, di non essere una band appartenente ad alcun gruppo politico, di suonare solo per la musica e di non essere schierati da nessuna parte.... Poi, vai a leggere le note biografiche e scopri che si definiscono SHAVED ROCK.... teste rasate, testi inneggianti alla patria Sardegna, all'onore, all'orgoglio. Vai poi a scoprire, per puro caso, che nella bio che ti hanno mandato, la copertina, ancor prima di essere stata photoshoppata, presentava una bella scritta
"skinheads" in cima.... e poi mi parli di orgoglio e fierezza, quando non hai manco le palle di ammettere chi sei e da dove vieni? E poi mi scrivi sullo
space di non appartenere a niente, solo perchè se no non ti comprano il dischetto e non ti fanno suonare in certi locali? Ma fatemi il piacere!
Ho scoperto da poco, mea culpa, che un certo tipo di punk ha radici profonde nella destra, e questo in America più che in Inghilterra. I miei stessi amati Ramones, seppur assolutamente mai schierati, erano dei conservatori spudorati. I Roll Call sono di certo cresciuti in un paese ed in una situazione politico-sociale che ha forgiato il loro sound, fatto di un punk molto duro, urlato e senza compromessi, registrato in maniera appena discreta e dai testi tutti più o meno ridondanti (leggansi all'uopo alcuni titoli:
"Rinnegato", "Fiero", Ricco annoiato", "Fuori dal gregge"), centrati su una denuncia dello status quo, in Sardegna come nell'Italia tutta.
Peccato davvero per la poca onestà culturale di una band che prima fa suo un ideale politico (condiviso o condannabile che sia); poi lo rinnega per fare un disco, poi lo ri-tira fuori nei testi del medesimo. Ma per favore.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?