Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:52 min.
Etichetta:Rodeostar
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LOTUS RISING (IN THE EMOTIONAL MINEFIELDS)
  2. FREE BEHIND BARS
  3. THAT’S WHY (YOU’RE SO FINE)
  4. FOR LOVE, FOR LIFE
  5. POPUL VUH
  6. APPRECIATION
  7. HURDY GURDY
  8. POST MILLENIUM TENSION BLUES
  9. THORNS
  10. NO END
  11. FREAKS IN THE STREET

Line up

  • Thomas Felberg: vocals
  • Andreas Dons Kirkvaag: guitars
  • Kristian Dons Kirkvaag: drums
  • Geir Anders Jensen: bass
  • Jan Tariq Rui Rahman: keyboards

Voto medio utenti

Si rifanno vivi i norvegesi We, che diversi anni fa furono inseriti nel calderone stoner-rock grazie ad albums quali “Livin’the lore” e “Dinosauric futurobic”. Oggi il gruppo si è affrancato dalle influenze psycho-heavy che alimentavano i lavori passati, scegliendo una scrittura rock moderna che può vagamente ricordare i percorsi di QotSA e affini.
Quindi abbiamo un disco di canzoni compatte e dinamiche, dalle linee melodiche piacevoli e forti di ritornelli sempre molto orecchiabili, con un uso dei cori che fa addirittura pensare a Queen o Gentle Giant. C’è una spolverata leggera di elettronica, un contorno sui modelli americani, ma soprattutto la ricerca di quella ruvidità catchy di buon successo nel mercato scandinavo, come già visto con i vari On Trial, El Caco, Mustasch, ecc.
Per non scontentare del tutto i vecchi fans, i We inseriscono anche un paio di episodi più vicini alle antiche coordinate, vedi la bella e corposa “Appreciation” e l’acida “Post millenium tension blues”, ma è chiaro che il loro attuale intendimento è azzeccare qualche hit radio-rock, tra le varie “Lotus rising”, “Hurdy gurdy” e compagnia.
Un discreto disco rock, appena sfiorato da atmosfere fumose, di quelli che solitamente si definiscono adatti ad un pubblico eterogeneo.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.