Spuntano un po' dal nulla questi svedesi
Body Core, in realtà attivi da ben dodici anni e autori già di due cd (ah, benedetta ignoranza...). Difficilissimo trovarne informazioni sulla rete, quasi impossibile se non fosse per il sito ufficiale (neanche troppo aggiornato a dirla tutta) e quello della label (l'italiana Zero Effect).
Ma spostiamoci su questo
"Decrepit Within", come abbiamo detto secondo full-lenght degli svedesi. Il primo impatto sarà sicuramente spiazzante: un'intro urlata da una voce ferale farà da apripista a un cd sperimentale e sfaccettato. Immaginate Death e Carcass che jammano fra loro: fatto? Bene, condite il tutto con numerosi spunti e intermezzi jazz/fusion e avrete tra le mani, indicativamente, la proposta dei cinque.
La forza del gruppo non sta tanto nella tecnica e nella creatività (comunque di ottimo livello) ma nella sapienza e nel giudizio messi in atto a coordinare e armonizzare il vastissimo spettro di influenze a cui sono sottoposti. Il risultato è un album schizofrenico e poliedrico che riesce a non cadere nel facile tranello della prolissità e del tecnicismo fine a sé stesso. Anche il minutaggio dà ragione al gruppo: ben 35 minuti, compatti e spogliati da ogni futilità e arzigogolo.
Non parliamo certo di un capolavoro ma con un'ulteriore ed eventuale crescita compositiva i Body Core potrebbero fare il salto di qualità, l'ultimo, che li porterebbe al livello a cui, certamente, ambiscono. E credetemi quando dico che non potrà che essere così.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?