Un'occhiata alla copertina di "Threshold" e viene facile immaginare che la proposta musicale dei
Reaching Hand sia indirizzata a sonorità tipicamente Hardcore, la sorpresa sta invece nello scoprire, prima che alla voce ci sia una ragazza, Sofia, e poi che questa formazione arrivi dal Portogallo e non dagli States.
"Time and Again" è il primo di cinque brani brucianti che raramente sforano i due minuti di durata, tutti ben scanditi dalla sezione ritmica, composta da Nuno (è il suo basso a svettare su "Insight") e João, mentre il chitarrista Petro ha minori opportunità di mettersi in mostra, sebbene sia sempre ben presente, risultando alla fine efficace.
Ovviamente è la voce di Sofia ad attirare le principali attenzioni, con la vocalist portoghese più attenta ad aggredire l'ascoltatore che a cercare spunti melodici ed accattivanti, con un approccio che talvolta ricorda quello di Blaine Cook dei The Accused (vedasi ad esempio l'inizio di "What We're Missing"), anche se i termini di paragone dei Reaching Hand restano comunque gli Youth of Today o i Minor Threat, ma anche Adolescents ed i primi Dag Nasty.
Pochi minuti... tanta rabbia.
Per ora va più che bene così!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?