I marchigiani
Sun King propongono un lavoro all’insegna dell’hard rock più puro e classico. Linee limpide e precise, mid-tempo geometrici, voce calda ed ispirata, chitarre che dominano la scena.
Da tempo il gruppo alterna, nelle proprie esibizioni, materiale originale e cover di grandi nomi come Ac/Dc, Black Sabbath, The Cult, ed è chiaro che ha maturato sufficiente esperienza per disimpegnarsi bene in questo genere. I brani del disco rientrano perfettamente in uno dei canoni tipici del rock duro, più equilibrati ed adulti che selvaggi ed irruenti. Molti seguono la scia della leggendaria band australiana, vedi “Turn me on” o “I rock I roll”, e la loro sintesi di robustezza e semplicità, condita da assoli abbondanti e puntuali, riesce a non sembrare troppo derivativa.
Un paio di episodi prendono strade diverse, ad esempio lo strumentale “BFB together” è frutto dell’anima blues del gruppo, al quale si aggiungono alcuni ospiti. Il risultato è una vera esplosione di solismo chitarristico, come si usava molto qualche decade fa. In chiusura troviamo invece una dolce ballata acustica, momento di tenerezza dopo tanta energia hard rock.
L’album dei Sun King, il cui titolo è formato dalle iniziali dei musicisti, è un piacevole ripasso del rock duro prima delle tante contaminazioni che ha subìto nel tempo. Buona base per puntare ad un futuro magari ancora più personale e brillante.
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