I belgi
The Setup giungono con questo “
Torchbearer” al terzo disco di una breve ma intensa carriera, dimostrando, al contempo, dopo i francesi
Kickback, che la scena metal/hardcore europea è più viva che mai.
Non solo è viva, ma è incazzata nera, e le dodici tracce di questo disco sono lì a dimostrarlo, componendo una serie scriteriata di pugni in faccia, dove la violenza è incancrenita, parossistica, un bagno di livore contornato dalle vetrioliche vocals del singer
Kris Deweerdt.
Sembra che alla band non importi null’altro che picchiare duro e incitare alla rivolta, con pezzi incendiari come “
Awake” oppure “
One Of Wolves”, oltre alla conclusiva “
Endnote: The Rising”, dove sembra di esser capitati nel bel mezzo di una guerriglia urbana, tra lacrimogeni, cariche e molotov a tutto spiano.
Ovviamente non c’è originalità in questo disco, ed è inutile sottolineare il debito che i
The Setup hanno con la scena HC della east coast americana, d’altronde essi stessi si dichiarano emuli di bands come
Earth Crisis,
Hatebreed,
Snapcase e
Integrity.
Se amate le succitate bands allora state pur sicuri che questo disco non vi deluderà.
Non c’è molto altro da dire, anche perché con “
Torchbearer” le parole stanno veramente a zero.
Ecco il promo video:
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