Ritornano i piacentini
The Weed, gruppo dalla carriera senz'altro sfortunata che, testardamente, ha comunque deciso di andare avanti nonostante le vicissitudini (la label che aveva proposto di distribuire la loro seconda demo fallì proprio durante le registrazioni dello stesso).
L'album che i nostri intendono presentarci è intitolato
"...And The Evening Dies" ed è, tutto sommato, un prodotto discreto. La proposta musicale dei cinque è piuttosto ortodossa: hard rock bello diretto, con spiccate influenze stoner e blues, sporco e "anni '70" a tratti, ma anche orecchiabile e quasi ruffiano in certi frangenti. La sorpresa è, in fin dei conti, rappresentata quasi unicamente dalla voce femminile di Monica, stridente in primo luogo poichè desueta in tale contesto, ma decisamente efficace una volta assimilato l'album. Particolare, anche se forse "costretta", anche la scelta di registrare tutti gli strumenti in presa diretta: è ricreata in questo modo, una sorta di dimensione live e un'atmosfera caratteristica che non disturba affatto, tutt'altro.
"...And The Evening Dies" è, infine, un buon punto di partenza: moltissimi sono gli aspetti da affinare, quello compositivo e quello della personalità in primis, ma il prodotto è genuino e piacevole e fa ben sperare per il futuro.
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