Trovo che esprimersi in fase di recensione con termini come "DU PALLE" sia fuori luogo... Mantenere un taglio "professionale" pur ritrovandosi in un ambito più "free" credo sia cosa professionalmente dovuta. Comunque concordo con il recensore nel dire che il disco si muove in maniera un pò monotona. Preso a dosi di 3/4 pezzi a volta (qualsiasi pezzo) va molto bene, ma ascoltare tutte e 11 le tracce di fila può risultare pesante.
adesso 6 vuol dire stroncare? mah..
Io personalmente non credo tanto nei numeri, anzi, a dire la verità quando leggo le recensioni leggo le parole, e il famigerato voto spesso non lo considero proprio. Dalle parole che ho letto posso dire che il giudizio che emerge su questo disco non è così positivo: viene definito carino a piccole dosi e molto noioso nel globale, al punto da meritarsi l'espressione riassuntiva finale DU PALLE, per altro poco giornalistica. Che POI questo recensore abbia deciso il 6 per rappresentare il suo giudizio mi fa venire molti dubbi sulla sua scala di valutazione, ma questo non significa niente: quello che conta è ciò che dice, e non puoi dirmi che sia una recensione così positiva :)
certo, ma nemmeno così cattiva, visto che l'album a mio avviso parte bene per poi spegnersi progressivamente.
come spesso succede, come per tante altre band, un album dei Katatonia va ascoltato tante volte per essere capito...al primo ascolto ero rimasto perplesso, ma alla fine risulta un capolavoro come solito...ammetto anche alcuni accenni un po' troppo accentuati agli ultimi Opeth in certi tratti, ma va bene così...grandi Katatonia!
bello. sarebbe ancora meglio se copiassero meno gli opeth personalmente non ho mai apprezzato poi molto l'incrocio tra voce moscia e riff pesanti. l'ultima canzone quindi, Departer, è la mia preferita