Non suona come i due precedenti, vero, ma questo da una band che ha sempre mutato il proprio sound era più che lecito aspettarselo. E questa ulteriore svolta mi è piaciuta moltissimo: lo ascolto volentieri dall'inizio alla fine, e tutte queste parti lente e malinconiche mi fanno veramente sognare. Sono sogni maledettamente oscuri. Dopo la disperazione di TGD questo è un nuovo tipo dolore: è rassegnazione, la definitiva presa di coscienza del male del mondo.
Un album malinconico, triste, scorrevole... ben prodotto... Come spesso accade, mi ritrovo a dover acquistare cd che qui vengono stroncati... de gustibus...
Buono anche se non paragonabile al precedente, nonostante tutto credo sia un delitto dare solo una stracciata sufficienza ad un album del genere