Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:40 min.
Etichetta:Megaforce Records

Tracklist

  1. BURNED BRIDGES
  2. THE CHAIR
  3. DECADANCE
  4. YOUNG MAN
  5. METHOD
  6. BEHIND THE SUN
  7. BLESS THOSE (LITTLE ANNIE’S PRAYER)
  8. HARD TIMES
  9. THAT’S WHAT YOU TAUGHT ME
  10. OUT OF MY MND
  11. NOT TOMORROW
  12. ASSHOLE (HIDDEN TRACK)

Line up

  • Vernon Reid: guitars
  • Will Calhoun: percussion, drums
  • Corey Glover: vocals
  • Doug Wimbish: bass

Voto medio utenti

Dopo sei anni dall'uscita del loro ultimo lavoro, "CollideØscope", i Living Colour si ripresentano più in forma che mai con il nuovo cd "The Chair In The Doorway". Precursori del crossover e a 21 anni dalla loro prima fatica, "Vivid", la band statunitense si catapulta sul mercato con un album che evidenzia le molteplici anime della band, che con grande abilità riesce a fondere stili diversi dall'heavy metal al free jazz dal funky all'hip hop.
L'opener "Burned Bridges" lascia subito il segno grazie a ritmiche ben distribuite condite dall'ottimo cantato di Corey Glover e alla strepitosa sei corde del grande Vernon Reid. A seguire la potente "The Chair" dai contorni scuri e ipnotici densa di suoni corposi e particolarmente coinvolgente, brano che pur staccandosi dalle passate produzione risulta indubbiamente interessante. "Decadence" ci permette di apprezzare il grande lavoro di una chitarra straripante e sempre all'altezza, regalando una performance ricca di contenuti. "Young Man" conferma l'eterogeneità dell'album grazie alla sua vena funky e dalla divertente sonorità, sonorità che si tramutano in atmosfere cupe grazie alla particolarissima "Method". "Behind The Sun" rappresenta il momento clou dell'intero lavoro costruita attraverso strutture armoniche ben costruite e anche grazie alla splendida interpretazione del vocalist Corey Glover. Grande prova di bravura con la stupenda "Bless Those", con sfumature blues funky di grande effetto che assieme alla dinamicissima " That's What You Taught Me" evidenziano e riconfermano le qualità di una band sempre in grado di manifestare tutta la sua originalità. "Out Of My Mind", ricorda le sonorità degli Helmet, e anche se non rientra nelle tematiche dei LC bisogna riconoscere l'efficacia del pezzo. "No Tomororrow", motivo dalle sfumature bluesy, colpisce per l'originalità degli arrangiamenti e la versatilità di Vernon sempre in grado di impattare con successo in ogni sua performance.
"The Chair In The Doorway" è un piacevole ritorno di una band mai banale e puntualmente in grado di offrire produzioni di spessore artistico elevato, un album che consigliamo agli ascoltatori più giovani ed esigenti, alla ricerca di contenuti mai scontati e sempre in grado di garantire mestiere e professionalità.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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