Tir3sia - When Rock 'n' Roll Was Not Business

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:non disponibile
Etichetta:Imago Sound

Tracklist

  1. BURN THE DANCEFLOOR
  2. RDB SONG
  3. MY CLOUD
  4. RIVER OF WAR
  5. ONE MAN
  6. ONE MAN LIES ALONE
  7. LOVE TO DIE
  8. WHEN ROCK 'N' ROLL WAS NOT BUSINESS (REQUIEM FOR A POST-MODERN DREAMER)
  9. SOMETHING FOR MY FIENDS
  10. MENTALITà INTERNAZIONALE (TUTO IL MONDO è PAESE)

Line up

  • Aldo Maugeri: vocals, guitar
  • Fulvio Calderone: bass
  • Damiano Miceli: vocals, drums

Voto medio utenti

Quando il Rock ‘n’ Roll non era un business... io non ero ancora nato!
Quando il Rock ‘n’ Roll non era un business… molti di noi non erano ancora nati…
When Rock ‘n’ Roll was not business è il titolo del lavoro dei Tir3sia (non è un errore di battitura… si scrive proprio così), rockband nostrana attiva dal 2004.
Appena ho messo il CD nel mio player, mi è arrivata una bella botta di musica con quel sapore d’altri tempi.
Si sentono molto le influenze e le chiare ispirazioni alle più celebri band di quando (appunto) il Rock non era un business, Hendix, Led Zeppelin, Huria Heep, Pink Floyd, Velvet Underground e a tratti persino Jethro Tull.
Per fortuna, nonostante le numerose “ispirazioni”, i Tir3sia sanno quel che vogliono e lo sanno dire!
Il loro album dalla prima all’ultima canzone ci porta in un viaggio, un po’ indietro nel tempo, un po’ nel nostro presente e spero per loro anche nel futuro di ogni persona che apprezzò quel tempo in cui si suonava per protesta, per passione, per dire qualcosa agli altri, e non per essere mangiati da dei discografici che pensano solo a far soldi con l’arte di qualcun altro.
Il disco è ben suonato, ottimamente registrato e si presenta sincero come pochi sanno fare.
In poche parole mi piace! Mi piace la spontaneità e la sincerità che esprime, mi piace il sound (eccetto forse per qualcosina sparsa qua e là… ma non si può avere tutto dalla vita no?!), mi piace l’energia e la dolcezza che traspirano un po’ da tutti i 10 brani.
In particolare segnalo la title track che mi è piaciuta molto insieme a “One Man” e “Love To Die”, brani diversi tra di loro ma uniti da una vera e propria coscienza musicale tanto rara e preziosa al giorno d’oggi.
Spero che le nuove genrazioni si appassionino a questa band e magari, riscoprendole, anche alle bands di tanti anni fa che hanno ispirato i TIR3SIA e non solo.
Spero anche che come loro ci siano sempre più persone che vorranno fare del Rock una musica per “NON fare soldi”!
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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