Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:44 min.
Etichetta:Limb Music

Tracklist

  1. HOMELAND
  2. THE WORLD FORGOTTEN SONS
  3. SUN OF UTOPIA
  4. THROUGH THE EYES OF A CHILD
  5. ABSINTH
  6. FALL IN THE SKIES
  7. HEALING WATERS
  8. CANONIZE YOUR SINS
  9. SEE THE LIGHT
  10. YOU CAN SLEEP WHILE YOU'RE DEAD

Line up

  • Chitral "Chity" Somapala: lead vocals
  • Markus Teske: keys
  • Christian Moser: guitars
  • Andy Klein: drums
  • Tommy Schmitt: bass

Voto medio utenti

Siamo di fronte alla più bella pubblicazione in campo Progressive Metal dell'anno 2009; si parla di ''Homeland'', ultima release dei tedeschi Red Circuit.
Attivi fin dal 2006, anno d'uscita del primo full length intitolato ''Trance State'', questi ragazzi tornano in scena con un prog metal degno di nota; in quest' album, infatti, tutto è precisione, dinamismo, vigore ed essenza.
''Homeland'' si lascia ascoltare e più di ogni cosa apprezzare. Ciascun brano è animato da originalità allo stato puro: nulla si ripete, il tutto risulta come brillante e fantasioso in modo indiscusso, cosa oggigiorno atipica, soprattutto nel settore in questione!
Una tracklist esemplare, degna di paragoni con band storiche e affermate a livello inalienabile quali Dream Theater e Symphony x; si tratta di assoluto dominio strumentale che ha come opera la manifestazione di una tecnica eccellente, un sound aureo, attivo, travolgente e ''cattivo'' al punto giusto...
Le chitarre contribuiscono prepotentemente a renderlo tale e a creare un'equilibrata diffusione di suoni compatti, autentici, ma non solo in quanto tutto viene raffinato dalle bellissime tastiere che si impongono in modo del tutto discreto nei brani.
Una voce meravigliosa, adatta al genere, integra in ogni sua sfumatura e forma; paragonabile in ogni aspetto all'eccelsa tecnica vocale di Russell Allen.
Le linee vocali risultano sempre espressive, le parti strumentali sempre più tecniche...
In apertura si presenta la traccia omonima al disco, ''Homeland'': che dall'intro, melodica ed espressiva, passando per i duri riff di chitarra, fino alla conclusione si rivela semplicemente geniale...
Vale lo stesso per ciascun brano del disco ora in esame.
Composizioni come ''Sun Of Utopia'', ''Absinth'', ''Healing waters'' e ''See The Light'', non hanno bisogno di descrizioni articolate in quanto si lasciano scoprire in tutte le loro accezioni e ad esse possono essere rivolti solo commenti positivi!
Si può dire lo stesso per quanto riguarda l'intero album, il quale presenta in chiusura l'unica e maestosa ballad che termina con una splendida performance chitarristica confinata in un solo stupendo e perfetto, di stampo petrucciano per quanto riguarda l'aspetto tecnico e dal sound che ricorda tanto la chitarra di Daniel Gildenlow (cantante/chitarrista dei Pain Of Salvation) nel disco ''Remedy Lane''.
Nel complesso tutto il lavoro risulta come qualcosa di estremamente elegante!
Sarebbe insensato continuare ad elencare le tracce una ad una; in ''Homeland'' non c'è spazio per l'imperfezione: tutto è cura, genio, estro del musicista...
La produzione è ottima così come l'artwork, quest'ultimo misterioso e inquietante, che stimola la fantasia riguardo la propria interpretazione.
Questi ragazzi oltre alla musica ben composta, offrono anche una vera e propria lezione di carattere e lo fanno dimostrando che per suonare dell'ottimo progressive metal, nel 2009, non c'è affatto bisogno di assoli lunghi e ricorrenti, oppure di noiosi, scontati e interminabili brani strumentali...
''Homeland'' è un mix di tecnica, grinta e passione.
Ottimo lavoro! Degno dell'ascolto dei più esigenti del settore.
Recensione a cura di Ambra Bucci

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 mar 2010 alle 10:46

8,5 per un "disco copia e incolla". Ma per favore ! Queste sono produzioni completamente inutili, dischi che non compra nessuno.

Inserito il 20 dic 2009 alle 14:51

Li sto ascoltando. bello bellissimo. ci vogliono un pò di ascolti ma il prodotto è ottimo. il disco progressive del 2009

Inserito il 19 dic 2009 alle 15:29

Ascoltato.....bravissimi, ok. Tecnicissimi, ok. Ma ripropongono quello che altri gruppi hanno fatto prima (e meglio) di loro. 8,5 per un album che ricalca passo passo 15 anni di musica precedente? Mah.... Quoto alla stragrande......disco mediocre.....se questo è il disco prog dell'anno allora l'ultimo Porcupine Tree è quello del millennio ;)

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