Dopo aver rispolverato la recensione di "In a Time of Blood and Fire", ecco che ora tocca a quella (scritta quasi venti anni fa) del suo successore: "
Tales of Mystery and Imagination"....
[ ... I Nocturnal Rites ritornano sul mercato con questo secondo CD, uscito precedentemente solo sul mercato giapponese, grazie alla
Century Media che fiutato il buon momento per il Metal più classico non si è fatta scappare una delle migliori bands del nuovo corso. In effetti, i nostri non sono sicuramente inferiori a bands di valore quali Edguy o Hammerfall, band che a buone qualità hanno altresì abbinato un supporto promozionale di cui non hanno usufruito i
Nocturnal Rites.
Con "
Tales of Mystery and Imagination" i Rites non si allontanano da quanto proposto sull'esordio, quindi Power Metal, Fantasy e cori a bizzeffe, ma lo fanno sicuramente meglio grazie ad evidenti passi in avanti sia a livello di songwriting sia d'esecuzione. Alla poderosa di voce di
Zackrisson sono abbinati epici e sempre azzeccati refrain e le chitarre sono nuovamente melodiche ed efficaci.
Dodici brani (tredici sull'edizione Jap) tra cui spiccano la più orecchiabile "
Change the World", la veloce e con la chitarra solista in risalto "
Pentagram", la teatrale "
End of the World" ma specialmente l'opening track, "
Ring of Steel" dove si ripercorrono quelle sonorità da poco portate in auge dai nostri Rhapsody, musica classica, rinascimentale e Metal fusi insieme, in un brano veramente ben riuscito, dove si sentono anche echi dei migliori Heaven's Gate, per il sottoscritto i primi, quelli più epici. Necessita una citazione la purpleiana "
Test of Time" che a me ricorda in alcuni momenti la mitica "Child in Time" (ed a voi?).
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