I finladesi
Swallow The Sun possono vantare il primato di aver pubblicato nel giro di un decennio quattro album e di aver sempre mantenuto standard qualitativi piuttosto alti, imponendosi così tra i nomi più importanti ed apprezzati del panorama doom/death/gothic contemporaneo. Diventa quindi difficile stilare una graduatoria della discografia del gruppo, difficoltà che si ha ascoltando anche questo nuovo lavoro
"New Moon": il disco ripropone il trademark degli Swallow The Sun, un doom/death metal dai tratti goticheggianti ormai ben collaudato e consolidato, ma senza per questo suonare banale o stantìo, e mettendo in mostra una freschezza compositiva ed un'ispirazione invidiabile. Il tutto si gioca sul dualismo tra momenti più pesanti e potenti con chitarre distorte ed il growl pieno di Mikko Kotamäki e tratti più malinconici e sofferti, dove le chitarre si fanno più soffuse ed intime, la voce passa alle clean vocals, con magari qualche pianoforte ed una soave voce femminile che entrano timidamente in scena. Il tutto sugellato da ritornelli melodici, senza mai essere melensi, che danno a pezzi come "These Woods Breathe Evil", "Sleepless Swans" o "New Moon" quel quid in più, anche se non ce ne sarebbe affatto bisogno. Il gruppo continua anche la saga dal titolo "The Horror" con"Lights On The Lake (The Horror Pt.3)", iniziata già ai tempi di "Morning Never Came" e proseguita su "Hope", regalando ai propri fans non sono uno degli highlight di "New Moon" ma anche uno dei brani più intensi ed emozionanti della discografia a nome Swallow The Sun.
Il nuovo lavoro di questo combo finlandese non ha cali qualitativi, e riesce a mantenere sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore che, una volta giunto al termine della conclusiva "Weight Of The Dead", vorrà rituffarsi al più presto nell'ascolto di "New Moon".
Insomma, se ancora non avete stilato la vostra top ten di fine 2009 ed amate questo tipo di sonorità, gli Swallow The Sun sono dei seri pretendenti alla vittoria finale. Se invece ancora non conoscete questa meravigliosa band, forse è giunto il momento di rimediare a questa lacuna. Vi assicuro che non ve ne pentirete!
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