I nostrani Kenos giungono al terzo full-lenght e in genere si dice che il terzo sia il disco cruciale nella carriera della band, il disco della svolta, il disco da dentro o fuori.
Questo “X-Torsion” può, a ben diritto, essere considerato davvero una svolta per i Kenos, dei quali, premetto, non conosco la precedente produzione, dovendomi, quindi, limitare al giudizio sulla materia sonora qui oggetto del mio giudizio.
E dare un giudizio su questo disco è difficile, perché se ne percepisce subito la grandezza, ma tale percezione non è immediata, abbisogna di diversi ascolti, basata com’è su una stratificazione del suono che lo rende di non facile fruizione, complesso, data la copiosa mole di influenze che si tira dietro.
Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Due sono i capisaldi del suono dei Kenos, per un verso una sorta di progressive death metal, tecnico, articolato, con ottimi assoli, per altro verso ci spostiamo su lidi techno death metal, dove non mancano tonnellate di riffs thrash e brutalità. Ma, non bastasse, la band non disegna di aggiungere qua e là parti più doomy e sulfuree, altre più gothic, grazie all’uso di voci femminili e orchestrazioni, altre parti acustiche (si pensi alla placida, solare e conclusiva “”Eyes Of Hurricane part. 2”). Non manca nemmeno la melodia, grazie alla non banale ballad “Erocktika (Desert Dancing Rave Queen)”, impreziosita dalle tastiere e da cori puliti.
Detto così sembrerebbe un bel minestrone difficile da digerire, e mentirei se dicessi che i Kenos abbiano trovato al chiave di volta per un sound pressoché perfetto, e pur tuttavia ci si avvicinano molto, perché i pezzi non stancano, non sono banali, hanno un songwriting davvero ottimo, sanno dosare le diverse componenti fino a fonderle in maniera a volte davvero impeccabile.
C’è una parola che mi viene in mente ed è “intensità”. Il sound dei Kenos è intenso, denso, stratificato, articolato, strutturato. Impreziosito da un’ottima produzione ed una bravura tecnica indiscutibile.
Non avrebbe senso citare una canzone a discapito delle altre, questo “X-Torsion” è un disco che merita una completa full-immersion per essere recepito, metabolizzato e acquisito, per poi disvelare tutta la sua forza.
Pochi capiranno e apprezzeranno questo disco appieno, non avendo esso un suono codificato, che rimandi a qualche etichetta predefinita e riconoscibile, pur essendo i suoi elementi tutti facilmente individuabili.
“X-Torsion” non è un disco per il quale si potrebbero usare termini quali “bello”, “stupendo”, “capolavoro” et similia, tuttavia è uno di quei dischi dei quali, una volta compresa la grandezza intrinseca, non si potrà fare a meno.