Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2010
Durata:non disponibile
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. FINGER ON THE TRIGGER
  2. THROUGH MY VEINS
  3. HOLY WAR
  4. EVER YOURS
  5. LISTEN CHILDREN
  6. END OF THE WORLD
  7. LIGHT THE WAY
  8. EMILY
  9. I'M STILL THE SAME
  10. THERE WAS A TIME
  11. I BELIEVE
  12. DON'T WANNA LOSE YOU NOW

Line up

  • John Wetton : lead vocals, bass
  • Steve Howe: guitars
  • Geoff Downes: keyboards
  • Carl Palmer: drums

Voto medio utenti

La classe non si impara e non si compra. Il tempo, certo, aiuta a migliorare, regala saggezza ed esperienza. Ma classe no. O ce l’hai o non ce l’hai. Puoi studiare per anni qualsiasi strumento, ma se non possiedi il tocco adatto sembrerai sempre un dilettante. La classe è un dono. Come tutti i doni, è privilegio di pochi. Tra questi ultimi, sicuramente, non è possibile non inserire gli Asia. Per chi non li conoscesse, si tratta del supergruppo composto da John Wetton, Steve Howe, Geoff Downes e Carl Palmer, tornato da qualche anno alla formazione originale, dopo parecchie vicissitudini e diversi episodi discografici più o meno apprezzati che ne hanno costellato i quasi 30 anni di carriera.

Il 2010 si apre con l’atteso (e anche un po’ temuto dai fan di lungo corso) Omega: un disco di classic rock con qualche sfumatura progressive e qualche strizzata d’occhio al pop d’autore. Attenzione però a non scambiarlo per un dischetto da quattro soldi, perché è necessario ricordarsi bene con chi si ha a che fare. Qui non esistono trucchi, inutili orpelli e diavolerie elettroniche: esiste solo la musica, con la M maiuscola. Musica in grado di coinvolgere e attrarre ogni vero amante del rock, in tutte le sue infinite forme e i suoi colori. Si parte con Finger On The Trigger, l’episodio più aggressivo dell’intero disco, carico di atmosfere eighties, per poi passare al mid tempo sognante di Through My Veins, carina ma forse troppo lunga per non annoiare. La successiva Holy War è veloce e accattivante e permette a Palmer di sfogarsi in libertà nella parte centrale. La ballata Ever Yours regala brividi: potrei dirvi che è semplice e abbastanza scontata, non rischierei certo l’accusa di eresia. Ma è almeno altrettanto bella e delicata, in grado di entrare in testa e nel cuore già dal primo ascolto. L’episodio più progressivo è rappresentato dalla notevole Listen Children, seguita da End Of The World, faccia sporca da rock e anima candida da ballad, con un finale dove cori e voce si intrecciano magicamente fino a lasciare spazio a un minuto di assolo dal sapore live. Particolare e bisognosa di più ascolti Light The Way, mentre più diretta è Emily, dall’incedere ritmato e orecchiabile alternato a momenti psichedelici e progressivi. Potenziale singolo da classifica I’m Still The Same, che precede la danza dal sapore celtico di There Was a Time. Chiusura di lavoro affidata alla saltellante I Believe e alla ballata dal sapore beatlesiano Don’t Wanna Lose You Now, che conclude degnamente ma senza particolari sussulti la nuova opera targata Asia.

Omega non è il disco che vi cambierà la vita, ma il mio consiglio è quello di dargli un ascolto, perché lo merita tutto. Lo merita per la raffinatezza dei musicisti, per la perfezione acustica della registrazione, per le melodie senza tempo dei ritornelli e per la straordinaria tranquillità che è in grado di trasmettere. Bravi Asia. Si poteva fare di meglio, ma sicuramente anche di peggio. Io mi accontento di quello che hanno fatto. E chi s’accontenta, è noto, gode.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 apr 2010 alle 08:24

Sarò blasfemo, ma io ho preferito gli Asia con John Payne alla voce. Wetton lo trovo troppo lagnoso, specie negli ultimi anni da quando ha riunito le forze con Downes dando alle stampe i lavori griffati Icon... Phoenix non mi piacque molto, non so se questo Omega riuscirà a farmi ricredere... mah... vedrò... anzi, ascolterò...

Inserito il 08 apr 2010 alle 13:34

No, no! ;-)) Ci sono 9 e 10 al di sopra...ed è qualche mese che aspetto di darne! E' un disco bellissimo, comunque, 8 se lo merita tutto!

Inserito il 08 apr 2010 alle 13:03

Wow, dire che si poteva fare di meglio e dargli 8 mi sembrano due cose in controsenso! :D

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