Copertina 7

Info

Anno di uscita:2010
Durata:51 min.
Etichetta:7Hard

Tracklist

  1. A THOUSAND YEAR KINGDOM
  2. HIGHWAY TO PARADISE
  3. A NEW WAY
  4. WORLD CONFUSION
  5. SKYLAND
  6. REAL MISTERY

Line up

  • Mark Pastorino: vocals
  • Dan Logoluso: guitars
  • Luca Prederi: bass
  • Alex Galanti: drums
  • Alberto Sonzogni: keybaords

Voto medio utenti

Esordio della neonata label tedesca 7hard, che accompagna la prima uscita della band italiana Timesword con l’album “Chains Of Sign”. Matrice prog metal e melodie ben distinte racchiudono in sintesi le prerogative di un cd che si rifà a situazioni musicali vicine a Dream Theater, Symphony X, Queensryche e Jorn Lande.
Inizio convincente che la stupenda “A Thousand Year Kingdom”, atmosfere d’effetto, riff accattivanti e ottimo cantato contraddistinguono un pezzo di ottima fattura, qualità che si riflettono nella successiva “Highway to Paradise” strutturata abilmente grazie a cambi ritmici ben distribuiti e sugellata dall’ottima interpretazione vocale di Mark Pastorino e alla penetrante performance di Alberto Sonzogni alle tastiere. Clima hard & heavy nello sviluppo della cadenzata e possente “New Way” ricca di sfumature, un brano che esalta le qualità di una band certamente all’altezza della situazione. “Word Confusion” vede la comparsa del bassista Bryan Beller (Steve Vai e James LaBrie), motivo carico di interesse in cui emerge la superba sei corde di Dan Logoluso, chitarrista di grande spessore. Con “Skyland” la similitudine con il divino Steve Vai è inevitabile, partiture convincenti e situazioni prog ben spalmate e ricche di contenuti seventy. Chiude “Real Mistery”, lunga suite composta da cinque periodi, sonorità anche in questo caso decisamente retrò in cui spicca la presenza vocale della vocalist Lili Rose che con tutta l’intera band fornisce senza ombra di dubbio, la sintesi dell’immenso lavoro messo in campo da musicisti professionali sempre alla ricerca del massimo risultato, risultato positivamente raggiunto con grande dispendio di forza ed energia.
Certamente nel panorama musicale in cui si collocano i “Timesword” non esistono grandi spazi, ma la verve compositiva e l’ottima tecnica messa in campo, saranno le carte vincenti di un gruppo interessante che sarà in grado di evolversi maggiormente con le prossime produzioni.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 lug 2010 alle 14:49

Li ho visti dal vivo al Metal Brigade, una bella botta (in senso musicale, s'intende)!

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