Un disco strano, questo “
Mirroring Identities” dei
Broken Melody… Un album dalle molte anime, che difficilmente riesco a catalogare, vuoi perché i nostri amici sardi si divertono un mondo a mescolare metal e AOR, thrash e musica pop, vuoi perché, forse, un’identità ben chiara ancora non è stata raggiunta.
E così, schiacciato il tasto play, vieni colpito da suggestioni completamente differenti; dopo la bella e metallissima “
The Beast Within” (Maiden meets Edguy), passi ad un brano molto MTV-friendly, come “
The lover of innocence”, per poi rituffarti in riffoni a tutta forza in “
I live again”. Tale gioco di alternanze continua imperterrito, tra la ballad “
A question to your heart”, una “
Breaking the Chains” che fa molto Sonata Arctica, “
Dreaming a new world”, che ci riporta su atmosfere morbide e nostalgiche, seppur impreziosite da un bel riffing… e così via fino alla fine del dischetto.
Come fare a tirare le somme, e a darvi un’idea di come suonano i Broken Melody? Di sicuro quest’album è suonato bene, e prodotto come dio comanda. Ciò non toglie che, talvolta, ti resta la sensazione che i ragazzi abbiano fatto un astuto lavoro di montaggio, mescolando sapientemente quello che più potrebbe colpire il giovane ascoltatore metallico, imbastardito di quel metallino da televisione che taaaaanto mi infastidisce. Ribadisco, la proposta è più che onesta, fossi in voi darei agli italianissimi Broken Melody più di una chance.
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