Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:37 min.
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. WARLUST
  2. SLAUGHTERING
  3. FUNERAL PYRE
  4. EMPTY GRAVES
  5. DEVIANT
  6. CASTLE IN PAIN
  7. NIGHT ASSASSINS

Line up

  • Blasphemy: vocals, drums
  • Churchburner: guitar
  • Disguster: guitar
  • Necrofaust: bass

Voto medio utenti

E così anche la Bulgaria ha i suoi thrasher d’assalto, i Morbid Carnage, direttamente da Budapest. E che assalto, aggiungo io… Solo sette brani, per poco più di mezz’ora di violenza allo stato puro, a suon di thrash/black dei più veloci e maligni che si possano avere. Un solo EP all’attivo prima di arrivare all’esordio, i Morbid Carnage sono relativamente giovani, visto che sono nati solo nel 2007, ma i componenti non sono certo gli ultimi arrivati, infatti tre di loro suonano già nella black metal band Fagyhamu e il quarto nella thrash metal band Concrete, quindi hanno stoffa da vendere… “Night assassins” suona maturo, pur nella sua poca originalità, nel senso che è ovvio che riff e ritmiche di questo tipo li abbiamo già sentiti decine e decine di volte prima di loro, però la band dimostra di essere compatta, di avere ben fissato davanti agli occhi l’obiettivo che vuole raggiungere, e di avere anche ottime doti musicali, sia compositive che esecutive. I pezzi picchiano duro come ossessi, non lasciano un attimo di respiro al povero ascoltatore, che si troverà inchiodato alla sedia dalle stilettate sparate dai nostri. Tutti i brani sono assestati su up tempo al fulmicotone, l’intento della band è sicuramente quello di non lasciare feriti, e devo dire che ci riescono benissimo, muovendosi su coordinate già delineate dai vecchi Kreator, e dai loro conterranei Protector e Assassin, senza dimenticare quel pizzico di black (nella sua forma primordiale, ovvio), di cui parlavo prima, e forse derivante dall’altra esperienza nei Fagyhamu. La voce di Blasphemy graffia a fondo, con il suo timbro a metà strada tra Schmier e Mille Petrozza, così come pungente è il riffing serrato delle due asce Disguster e Churchburner, anche se forse la vera macchina da guerra risulta essere proprio il primo, che oltre ad occuparsi delle vocals, dietro i suoi tamburi è un vero e proprio indemoniato, in grado di sostenere ritmi velocissimi e risultare comunque preciso e potente. “Warlust”, “Deviant”, la title track, “Slaughtering”, sono brani che ti prendono dal primo ascolto, violenti ma al tempo stesso memorizzabili, e una cosa del genere non mi capitava dall’esordio degli svedesi Terror 2000. E un po’ devo dire che per la violenza sprigionata me li ricordano, anche se rispetto a loro i Morbid Carnage suonano molto più old style… Detto che anche i testi e la copertina rispecchiano al meglio la violenza sonora dei nostri, c’è solo un ultimo dubbio che mi attanaglia la mente dal primo momento che mi sono imbattuto nella band, e cioè quelle croci di ferro così tanto ripetute, nel logo, nella cover… Non voglio scendere in questioni politiche, ma visto che spesso e volentieri il significato della croce di ferro viene un po’ distorto, spero che siano state usate solo per provocazione, perché sarebbe triste, nel 2010, che dietro ci fossero altri scopi… Chiarito ciò, se amate il thrash non potete farvi assolutamente scappare “Night assassins”, sareste dei folli…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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