Secondo me mancano una certa immediatezza e una certa economia che caratterizzavano i vecchi dischi:le canzoni sono troppo pompose e prolisse e 2 brani che si salvano (concordo con Graz sulla scelta) sono un po' pochi...andrò a riascoltarmi "imaginations" o "somewhere..."poi magari le ballads fossero le "solite"....
"A Night at the Opera" puo' anche non piacere ma almeno aveva un senso. E io lo trovo ancora grandioso; al contrario dell'ultima e unica schifezza dei BG che è ATITM. questo aspetto ancora un po' a giudicarlo ma è chiaro che ormai la band ha dato tutto quello che poteva dare (che non è poco, visto che non hanno sbagliato un colpo per 15 anni...)
Che palle i fissati con la vecchia produzione. A Night At The Opera è un album stupendo. Questo boh, lo devo ancora sentire :)
"Sacred Worlds" è la cosa migliore fatta dai BG dai tempi di Nightfall, "Tanelorn" e RONR sono dei buoni pezzi e le ballate medioevaleggianti sono tutto sommato tollerabili. Peccato per la coppia "Valkyries" - "Control the Divine", piazzate per giunta una in fila all'altra, che sono veramente due pastrocchi senza capo ne coda, neanche lontanamente coinvolgenti. Comunque al nono disco è già grazia ricevuta che abbiano tirato fuori un lavoro almeno migliore dei due predecessori.
Difficilissimo giudicarlo!! L'ho ascoltato un po di volte, ma non l'ho ancora metabolizzato...le prime impressioni sono che 'Sacred' e 'Voice in the dark' mi piacciono parecchio...le altre...boh...è che sto disco mi suona tutto molto 'videogioco' ! Il che non è un male a priori...ma non è Blind Guardian! ANATO era troppo prolisso...(eccetto 'And then there was silence', canzone capolavoro, anche se stilisticamente distante anni luce dai dischi d'oro 'Imaginations' e 'Nightfall') ma alcuni spunti melodici geniali tipici dei BG c'erano, e così anche ATITM, dove perlomeno 'Fly' e alcuni esratti erano da paura: qui secondo me manca quello...la trovata geniale, il chorus devastante che ti si ficca in testa e ti fa emozionare ogni volta che lo senti... Ma ho notato solo io che le linee vocali di Hansi hanno perso di mordente da quando collabora con Schaffer nei Demons & Wizard???
Graz sono D'accordo su tutto, tranne che sul giudizio espresso per "Curse My Name" permettimi di dire la mia, quando si parla di heavy metal e di certi temi (medioevo appunto) il primo nome che balza alla mente sono i Blind Guardian, questo è stato iol loro terreno e tuttosommato lo è ancora, dimostrazione questa canzone che in ambito "Heavy Metal/medioevo" è una delle megliori... a mio avviso cmq la vera differenza di questo album la fa la suite iniziale...davvero splendida!
E' un disco mediocre. E giuro, mi viene da piangere a scriverlo. A night at the opera è stato l'ultimo, vero capolavoro di questa band, l'ultimo in cui fossero ancora riusciti ad andare oltre nel loro processo di evoluzione artistica. A twist in the myth è stato un passo indietro, un tentativo di recuperare le sonorità di Imaginations e, in parte, Nightfall, che tanto erano piaciute ai fans. All'epoca feci una recensione entusiasta ma il mio giudizio su quel disco si è molto ridimensionato nel corso degli anni. Ciononostante, lo ritengo un lavoro valido, a parte alcuni brani sotto la media. Questo invece è terribile. Un'autentica sfilza di autocitazioni, un disco che sarebbe andato bene subito dopo Somewhere far beyond, ma adesso... e poi le orchestrazioni su Sacred worlds?? loro erano stati geniali proprio perché ricreavano un sound epico e orchestrale SENZA l'uso di strumenti d'orchestra e samples vari... e adesso mi scadono nell'ovvio anche loro... e poi le linee vocali di Hansi non riescono più emozionanti come in passato... no, mi spiace doverlo dire ma per quanto mi riguarda hanno chiuso. Ma giustamente, difficile lamentarsi dopo una discografia così ricca di pietre miliari...
Lo devo ancora sentire, per ora come rece ho letto questa e un'altra che invece è entusiastica e parla di parziale ritorno al passato, o almeno a mischiare al meglio, col miglior compromesso, l'immediatezza dei primi 4-5 dischi con le complessità, il "sinfonismo" e il senso "proggheggiante" dei 2 successivi (quindi, a differenza tua, in quest'altra si sostiene che non è solo a "Nightfall..." e "Imagination..." il riferimento), realizzando quindi il miglior lavoro da moltissimi anni ormai e forse il picco come completezza in uno stesso disco...dice...boh...staremo a vedere...anzi a sentire... Non concordo cmq sullo "sperimentale" dato anche al penultimo, associandolo a "A Night...", secondo me c'è un abisso tra i 2, e già col penultimo erano tornati nettamente ad uno stile più immediato, diretto, che si rifaceva o tentava almeno di recuperare lo stile e l'approccio delle cose pre-"A Night..." ma anche pre-"Nightfall..." in realtà, e del resto mi pare una cosa che notarono al volo tutti, tanto da farsi interrogare sulla mossa quasi bizzarra di essere tornati tali proprio subito dopo che il batterista se n'era andato per tornare a fare roba più semplice, diretta e in linea con i primi capitoli della band...domanda più che lecita infatti. Per me cmq anche solo il pezzo o i pochi pezzi più riusciti dei loro dischi "flop", come li chiami te, cancellano, polverizzano senza problemi la quasi totalità del resto che va sotto il nome "power metal" (ma i BG ovviamente sono sempre, o quasi tranne giusto gli inizi, stati ben più che "semplice" power metal o power-speed...ma molto proprio...), e da sempre questo, proprio una band di altro livello che ha saputo rendersi sempre personalissima, unica, realizzando capolavori del campo...li conosco e seguo al '93 quando comprai il live "Tokyo Tales" (in pratica un greatest hits live -ma come sapremo anni dopo per stessa ammissione loro, pesantemente ritoccato, ma chi se ne frega?- dei primi 4 dischi) e lo consumavo letteralmente a giornate, e non c'era nulla già allora di simile a loro, erano già una cosa a sé stante, pur essendo a grandi linee nel calderone di quel power-speed classicheggiante ed epicheggiante, e spesso veloce al limite del thrash, "inventato" da sua maestà Kai Hansen e compagni con le prime uscite degli Helloween.
"A Night at the Opera" puo' anche non piacere ma almeno aveva un senso. E io lo trovo ancora grandioso; al contrario dell'ultima e unica schifezza dei BG che è ATITM. questo aspetto ancora un po' a giudicarlo ma è chiaro che ormai la band ha dato tutto quello che poteva dare (che non è poco, visto che non hanno sbagliato un colpo per 15 anni...) "Grandioso" mi pare troppo, ma devo dire che ogni tanto tornando a sentirlo (secondo me va fatto così con dischi del genere, è inutile ascoltarli di fila decine o centinaia di volte cercando di "farseli piacere" prima o dopo) trovo in effetti che "ANATO" ha il suo "senso" come dici tu, con la giusta predisposizione d'ascolto non è nemmeno così difficile, inestricabile e pesante come poteva sembrare ai primissimi ascolti appena preso, e con in mente il precedente, che pur ancora più "sinfonico" per certi versi, però era anche molto immediato, rimanevano subito in mente le melodie, i ritornelli, i riff e addirittura anche i coerenti intermezzi...però è di sicuro un disco particolare, inclassificabile anche come genere (ma non è questo il problema, ovviamente), con esperimenti, riusciti o meno, davvero inediti anche per loro che di barriere non è che se ne fossero mai date tante, anzi. Come detto in altro commento il penultimo di sicuro non aggiungeva quasi nulla a tutto quanto già fatto, ma secondo me era un disco discreto o anche buono, e recuperava quasi tutta l'immediatezza e l'impatto del passato, non capisco sinceramente tutte queste critiche...tra l'altro nelle recensioni in giro i pareri erano quasi tutti sulla linea da me espressa, se non ricordo male, e secondo me sono tutte cose evidenti...poi i gusti son gusti, chiaro.
Che palle i fissati con la vecchia produzione. A Night At The Opera è un album stupendo. Questo boh, lo devo ancora sentire :) Forse non ci sei "cresciuto" o cmq non li hai comprati e consumati "in diretta" certi dischi, quindi non "puoi capire" quello che intendono molti altri...;-)