Sono passati già due anni dall'esordio discografico dei
Cyber Cross, e non credo che qualcuno abbia sentito la loro mancanza in tutto questo tempo. L'unico punto di reale interesse è la presenza di Nick Di Savio in formazione, perchè ex-chitarrista dei grandissimi White Skull oppure degli Hallow Haze. Nei Cyber Cross la musica cambia letteralmente per andare a finire in un Metal contemporaneo fortemente imbastardito da retaggi alternativi e industriali, purtroppo all'acqua di rose e senza mai un concreto utilizzo di questi generi.
Mega Trip suona approssimativo e senza un bacino di idee che possano soltanto avvicinarsi a band come i The Kovenant, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Mai troppo estremi ma neanche troppo sperimentali, i Cyber Cross sembrano vivere in limbo che non li porta (musicalmente parlando) da nessuna parte. A volte ricordano certe cose di Marilyn Manson, in altre addirittura Mortiis, soprattutto per certe scelte stilistiche a livello vocale. Non so cosa abbia spinto Nick Di Savio ad imbarcarsi in queste sonorità ad alto potenziale di fallimento, soprattutto se per anni e anni si è impostata una carriera su uno stile classico che ha letteralmente scritto la storia del Metal tricolore. Mega Trip è un disco purtroppo spento e senza idee, e quelle poche che tenta di esprimere sono soltanto una brutta copia di intuizioni che anche nella migliore delle ipotesi risulterebbero scontate e un po' infantili. Forse è il caso di rivedere le prospettive di un progetto simile, ora come ora queste sonorità riescono meglio a tante altre band, anche nei confini nazionali.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?