Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:16 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. A VOICE IN THE DARK
  2. YOU'RE THE VOICE (JOHN FARNHAM COVER)
  3. WAR OF THE THRONES

Line up

  • Hansi Kürsch: vocals
  • André Olbrich: lead guitar
  • Marcus Siepen: rhythm guitar
  • Frederik Ehmke: drums

Voto medio utenti

Da tempo entrati nel gotha delle metal band incriticabili a dispetto di quasiasi ciofeca spacciata come capolavoro del tempo (vedi il ridicolo "A Night at the Opera" o il brutto "A Twist in the Myth"), ecco che puntuali come la morte ritornano i bardi di Krefeld a 4 anni spaccati dalla loro ultima fatica.

Il full-length "At the Edge of Time" è anticipato di un mesetto da questo EP intitolato "A Voice in the Dark", contenente perlappunto l'omonimo brano che troveremo anche nella versione completa del disco, una cover di John Farnham "You're the Voice" e la versione acustica di "War of the Thrones", un brano che tra qualche giorno ascolteremo sotto un'altra veste proprio in "At the Edge of Time".

Da quanto potuto ascoltare, legalmente o meno, questa volta i Blind Guardian hanno volto lo sguardo al passato, cercando di recuperare frettolosamente quell'appeal (non commerciale, per carità, su quello dominano) perduto nel corso degli ultimi 12 anni; è indubbio che le assurde e stancanti orchestrazioni sinfoniche di ANATO siano state accantonate, e questo non può essere che un bene: del resto anche altri brani che troveremo sulla versione completa del cd, al pari di questa "A Voice in the Dark", seguono una via molto più metal e diretta di quanto abbiano fatto ultimamente, con riffs e sonorità estrapolate dal classico rifframa della ex coppia d'oro Siepen/Olbrich e chorus epici e battaglieri "old-style" declamati dall'ugola di Hansi Kursch, che ahimè non sarà certamente in grado di replicarli dal vivo, perlomeno per quanto riguarda le tonalità più alte, abbandonate ormai dal tour di "Imaginations", quando a dir bene i Blind Guardian raccoglievano 500 persone a serata di fronte a loro...

Bei tempi andati dunque, che oggi sembrano rivivere in questo "A Voice in the Dark": sembrano sì, poichè grattando sotto la superficie laccata si nota solamente un lavoro di grande maniera, ovviamente assai ben confezionato e prodotto, ma altrettanto assai poco longevo ed ispirato. Certo, rispetto ai tempi di "Fly" o di quell'abominio di "And Then There Was Silence" c'è da gridare al miracolo ed anche qualcosa di più, ma sentir scomodare capolavori come "Tales from the Twilight World" o addirittura "Somewhere Far Beyond" fa accapponare la pelle e sconvolge o per malafede o per ignoranza musicale. A voi la scelta.

L'Ep prosegue in allegria con la suddetta cover "You're the Voice", piuttosto carina e ben fatta, e "War of the Thrones", qui come accennato in versione acustica, l'ennesima blindguardiesca folk-medieval ballad di cui onestamente non si sentiva assolutamente il bisogno e che assommando clicheès e manualistica varia si erge a banale reprise di tutti gli stilemi, a dir poco abusati, che hanno caratterizzato l'ultima triste decade di una band un tempo grandiosa.

Tutto questo è più che sufficiente ad oscurare le ultime sconcerie ed a farci giubilare per un ritorno assennato di Kursch e soci, ma ripetiamo che è indecoroso solamente il pensiero di accomunare "A Voice in the Dark" a qualsiasi produzione ante-1995 dei Blind Guardian, con buona pace di tutti i ragazzini brufolosi che avendo conosciuto i BG con "Nightfall" adesso si lagneranno perchè quel cattivone del recensore di turno ha osato non sperticarsi in lodi per il loro gruppo preferito.
Oh nooo... (cit.)
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 lug 2010 alle 12:17

Non mi pronuncio sul valore dell'EP in esame (aspetto il full- length, spesso i mini sono forvianti), mi accodo invece alle riflessioni del Graz sullo stato di salute dei Bardi nell'ultima decade, stato di salute decisamente pessimo per il sottoscritto. Essendo i Guardian una delle mie band preferite (o meglio, lo erano), leggo ed ascolto sempre con interesse tutto cio chie li riguarda. Ebbene, dopo Nightfall (a mio avviso stupendo, ma non la pensavi pure tu cosi Gianlù visto che hai tempi dell'uscita lo hai lodato evidenziando come unica "pecca" l'allontanarsi dal classico power dei dischi precedenti?) i Nostri mi hanno dato solo cocenti delusioni (ANATO è inascoltabile, ATITM un mediocre tentativo di recuperare terreno con brani maggiormente old-school) Aspetto con ansia di ascoltare il CD, ma le parole del Graz non mi lasciano per niente fiducioso!

Inserito il 14 lug 2010 alle 08:08

Perdonami Grazioli ma questa recensione mi suona un pò antipatica... non sono un fan dei Blind Guardian ma è questo l'effetto che mi ha dato leggendola...

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