"Darkness Visible" è stata la prima testimonianza discografica per i Sacred Oath dopo un lungo silenzio. Ora, forse per recuperare il tempo perso, la formazione statunitense da alle stampe un live, il primo, che si va ad aggiungere ai tre studio albums usciti finora, "A Crystal Vision" del 1987, "A Crystal Revision" del 1998 (la reincisione del disco d'esordio con una nuova formazione) ed il già citato "Darkness Visible", uscito solo nel 2007.
"...'Till Death Do Us Part" è stato registrato durante la loro recente calata in Europa, per la precisione al Keep It True Festival IX, tenutosi nel Novembre del 2007, e pesca quasi equamente dal repertorio dei Sacred Oath, con quattro canzoni provenienti da "Darkness Visible" e le rimanenti sei da "A Cristal Vision - Revision". E proprio da qua che si parte con una tripletta Heavy & Speed composta da "Two Powers", "The Omen" e "A Crystal Vision", prima della più recente e ragionata "Queen Of The Night". Al di la del delay temporale le composizioni dei Sacred Oath mantengono un comune denominatore: l’Heavy Metal senza tempo! E lo confermano le irrequiete "Magick Son" e "The Ferryman’s Lair", tra il tipico Power US e spunti alla Mercyful Fate, o lo speed epico di "Battle Cry", come pure la più melodica "Prophecy" che continua a farmi pensare ai Queensryche.
La resa sonora è ruvida ma nitida ed oltre ai quattro musicisti si percepisce decisamente la presenza del pubblico, che sembra apprezzare lo show dei nostri, garantendo al disco quell'atmosfera live che spesso uscite simili perdono per strada.
Realizzato sotto l'etichetta personale del leader Rob Thorne, "...'Till Death Do Us Part" si propone in un curato digipack, dove oltre alle dieci canzoni della tracklist troviamo anche il video di "Words Upon the Stone" (brano ad alto tasso chitarristico), dove le immagini che scorrono mostrano la band passare da un tetro cimitero ad un infuocato live-stage.

Travelling in Time...