Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:50 min.
Etichetta:Point
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. NOW OR NEVER
  2. DONE ME WRONG
  3. TOO GOOD FOR ME
  4. I WILL BE THERE
  5. RISING HIGH
  6. LITTLE STORIES
  7. MY LIFE - MY WORLD
  8. SIGN IN THE SKY
  9. RUN AWAY
  10. FIGHT THE FIRE
  11. ANYTHING
  12. TRAPPED

Line up

  • Mark Fox: vocals
  • Thom Blunier: guitars
  • Thomas Muster: guitars
  • Oliver Linder: bass
  • Roger Tanner: drums

Voto medio utenti

Dopo la buona impressione suscitata con il precedente "Power Ride" gli svizzeri Shakra realizzano "Rising", che li porta al ragguardevole traguardo del quinto album in una carriera iniziata a metà degli anni '90. Nel sound dei cinque svizzeri non è cambiato praticamente nulla rispetto al precedente album, forse solo le chitarre si ritagliano spazi maggiori in fase solista, mostrando gusto e tempismo. La stessa sostituzione del cantante Pete Wiedmer con il nuovo entrato Mark Fox, non ha assolutamente influito sulla resa degli Shakra, anche per la similitudine del timbro vocale dei due. Quindi, se li avevate apprezzati prima lo farete anche ora, se invece non li conoscevate ma apprezzate l'hard rock energico dei Bonfire, Victory e dei Gotthard, non vi deluderanno. Ai gruppi appena citati aggiungerei l'influenza degli intramontabili AC/DC, una spazzolata dei D.A.D. ed una buona dose di vivacità. E' inevitabile però che gli Shakra piazzino almeno un paio di ballad, "I Will Be There" è piuttosto "pallosa", basata su piano e tastiere, a metà tra Bon Jovi ed i Great White, mentre "Anything" mostra un songwriting più coraggioso e riuscito. In ogni caso i restanti brani riescono a mantenere con facilità salda l'attenzione ed un costante tasso d'adrenalina ("Now Or Never", "Rising High" e "Fight the Fire" su tutti), grazie alla bravura del gruppo e ad una produzione non leziosa e che da la giusta carica al suono. Non senza sorpresa nella conclusiva "Trapped" gli Shakra mostrano aspetti inconsueti, inserendo un riff davvero pesante ed un cantato maggiormente aggressivo, in qualche passaggio addirittura filtrato, su un pezzo intricato e dalle strutture meno easy e lineari di quanto ascoltato sinora.
Ora posso sostituire un usurato "Power Ride" dalla mia autoradio e lanciarmi nuovamente in autostrada, almeno fino a che fare headbanging guidando non è ancora vietato... e comunque sempre con prudenza e gli anabbaglianti accesi!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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