Faderhead è un progetto molto interessante e fa parte di quel settore della musica Electro/Industrial che non per forza deve utilizzare soluzioni "tamarre", anzi, spesso e volentieri fa un ampio uso di suoni ricercati e di ritmiche variegate, lo stesso discorso si può estendere anche all'utilizzo delle voci. Dopo una manciata di album interessanti è arrivato il turno di
Black Friday, praticamente il classico disco spartiacque. Consiste in una spece di concept che leggendo il titolo si può facilmente intuire di cosa parli: della devastazione più totale, in riferimento ad una ragazza che forse assurge metaforicamente a capro espiatorio di una generazione di giovani senza speranze e senza ambizioni, devota escluisivamente alla sfascio più totale. Musicalmente parlando questo è un disco estremamente misurato e studiato a tavolino, ma questa volta non è un difetto, perchè malgrado tutto le canzoni si lasciano ascoltare e rimangono impresse al primo ascolto, complice anche un buon utilizzo dei refrain. E' studiato nel senso positivo del termine, dalla produzione alla scelta dei suoni, che sono molti e mai ripetitivi. Ovviamente trattandosi di un prodotto indirizzato maggiormente ai dancefloor alternativi non mancano brani groovy e dalle movenze molto ballabili, mi viene da citare Hot Bath And A Cold Razor, Baby Firefly e Pussy Rules. E' un piacere segnalare come in formazione faccia la sua bella figura Marco Visconti, appartenente ai capitolini
XP8, e non è una cosa da poco un Italiano nella terra dei crucchi, luogo che solitamente viene affiancato alla parola Industrial neanche avessero il copyright su tale genere musicale. Bene, in conclusione non mi resta che sottolineare il grande lavoro che Faderhead ha portato avanti per portare alla luce questo Black Friday, un album (il migliore della sua carriera) che gli aprirà numerose altre porte. E non è poco.
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