Fire At Will - Hoping for the Best... Expecting the Worst

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:37 min.
Etichetta:Chorus Of One Records

Tracklist

  1. HOPING FOR THE BEST...
  2. A BROKEN CONTRACT OF LOYALTY
  3. STUCK IN THE PAST
  4. DRASTIC TURN
  5. WELCOME DRAMA
  6. NEW KIND OF THERAPY
  7. THESE DAYS
  8. IT'S OK I'M FINE
  9. DANCING WITH THE LIVING DEAD
  10. LEAVE THE KIDS ALONE
  11. IT'S NOTHING PERSONAL
  12. ... EXPECTING THE WORST

Line up

  • Quentin Rettig: vocals
  • Laurent Agest: drums
  • Olivier Lolmede: bass, vocals
  • Mathieu Agest: guitars, vocals

Voto medio utenti

Dal 7" dei No Good Reason al 12" dei Fire At Will, ma sempre di nero vinile si tratta ed ancora con buoni risultati, a rimarcare l'ottimo lavoro svolto dalla Chorus Of One.

I Fire At Will danno un seguito all'EP "Today is Mine", con quello che è il loro primo album: "Hoping for the Best... Expecting the Worst", un titolo che una volta tanto non è profetico, infatti, non deludono affatto.
Hardcore melodico, per questo quartetto francese (da Tolosa per la precisione), che sfrutta al meglio sia la buona prova due Agest, rispettivamente Laurent alla batteria (vero cuore pulsante del gruppo, e lo dimostra ad esempio su "It's Nothing Personal") e Mathieu alla chitarra, sia quella del cantante Quentin Rettig, convincente ed aggressivo il giusto, anche se ovviamente non è certo meno importante il lavoro del bassista Olivier Lolmede, il quale oltre a dedicarsi alle quattro corde, da una mano ai cori e piazza pure un bel guitar solo su "Drastic Turn".
La titletrack, spezzata in due, si piazza agli antipodi del disco con la funzione di intro ed outro, cosi le prime mazzate le tirano con "A Broken Contract of Loyalty", e poi replicano sulle altre canzoni, su tutte "Leave the Kids Alone", la già citata "Drastic Turn" o "Welcome Drama", ben in grado di racchiudere le caratteristiche dei Fire At Will, che si possono accostare a formazioni come Youth Of Today, Upset Noise o Strike Anywhere, anche se in alcuni passaggi vocali mi fanno venire in mente addirittura i Suicidal Tendencies, ad ogni modo il tutto sempre proposto con una loro marcata personalità, dovuta sopratutto ad un songriting mai banale o approssimativo.
Il formato in 12" permette poi di aver la possibilità di apprezzare in pieno l'artwork del disco e l'inner sheet dove un collage raccoglie tutti i testi, ognuno dei quali accompagnato da una citazione di personaggi storici o letterari, quali ad esempio Confucio o Jerome.

I Fire At Will sono meritevoli delle vostre attenzioni, e magari pure dal vivo, dato che a fine Febbraio saranno in tour in Italia per un paio di date.

[ I'll scream and shout... ]
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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