A tre anni da "The Bees Made The Honey In The Lion's Skull", tornano gli
Earth di
Dylan Carlson, una delle formazioni seminali e maggiormente apprezzate nel panorama drone/doom metal. Il rischio che a volte si corre con formazione come gli Earth, una specie di nome culto, è quello di mitizzare il loro operato, spendendo paroloni o lanciandosi in sperticate lodi più per puro elitarismo che per reali meriti: fortunatamente non è così (ancora una volta) per questo nuovo
"Angels Of Darkness, Demons Of Light I", un album che richiama fedelmente il trademark del gruppo e ci propone cinque intensissimi brani capaci di emozionare anche l'ascoltatore più distratto. Nessuna voce, solo canzoni interamente strumentali dalla durata abbastanza elevata (si va dai "soli" sette minuti e mezzo di "Descent To Teh Zenith" fino ai venti della titletrack) che si dipanano tra chitarre, wurlitzer (una specie di pianoforte elettrico), una sezione ritmica quasi ipnotica e rituale, creando un intreccio soave e etereo ben sottolineato dal pulsare regolare e profondo del basso di Don McGreevy. Difficile stilare una sorta di classifica dei brani, ognuna delle cinque perle di "Angels Of Darkness, Demons Of Light I" risplende di luce propria e siamo certi saprà regalarvi emozioni uniche ed intense, come gli Earth hanno sempre saputo fare. Certamente si tratta di un album che necessita di un determinato approccio, di un ascolto attento e ripetuto, e perchè no, anche di una certa apertura mentale: per questo motivo non consigliamo l'acquisto del nuovo Earth indistintamente a tutti i nostri lettori, ma solamente a coloro che conoscono già il gruppo o che comunque sanno di poter apprezzare il genere.
"Angels Of Darkness, Demons Of Light I", sessanta minuti di pura esperienza sonora e uno dei titoli da tenere a mente per le poll di fine anno targate 2011.