Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:60 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TURN OF MY CENTURY
  2. CHOICES
  3. FALLING AWAY
  4. FRAGMENTATION
  5. ECHOES OF LIFE
  6. ROUND AND ROUND
  7. AVALON
  8. CRITICAL MASS

Line up

  • Andrew “Mac” Dermott: vocals
  • Karl Groom: guitars
  • Nick Midson: guitars
  • Jon Jeary: bass
  • Richard West: keyboards
  • Johanne James: drums

Voto medio utenti

I Threshold sono una band dalla produzione discografica piuttosto uniforme e continua. Sette produzioni in quasi dieci anni d'attività costituiscono una buona media, specie alla luce del fatto che, pur variando di poco o nulla le proprie coordinate, abbia sempre portato avanti un proprio discorso musicale riconoscibile.
Ecco perchè, a dispetto dei diversi cambi di line-up (in particolare la dipartita di Damian Wilson al tempo sembrò dare il colpo di grazia alla band), i Threshold non si sono persi o relegati a produzioni sempre meno considerate. Trattando sempre argomenti, similitudini ed allegorie interessanti ed originali a livello di liriche e di artwork (questa volta viene, in scia al titolo, raffigurata la fissione nucleare), tralasciando i soliti ormai logori e strautilizzati deja-vu del genere: specchi, orologi, clessidre, sogni, il tempo, etc.
A partire da "Wounded Land" del 1992, la band s'è andata sempre più consolidando, grazie anche al provvidenziale innesto dell'ottimo singer Andrew "Mac" Dermott, in un'ascesa che ha portato sino ad "Hypotetical", sicuramente il suo album più riuscito. A testimoniarlo, non solo un ottimo riscontro generale della critica, ma anche di vendite. Tra le migliori cinque produzioni in ambito prog metal dell'anno passato.
......e "Critical Mass"?
Beh, esso segue "Hypotetical" dopo il volgere di appena un anno ed è per molti aspetti simile al suo predecessore.
Certo che delle piccole variazioni sono pur state apportate, ma in punta di piedi, senza esporle palesemente, in maniera determinante. Come comunicato dalla band nella recentissima intervista (a breve sul sito), l'influenza odierna di bands come Linkin' Park su tutte s'è fatta sentire e s'è esplicata in innesti di qualche campionamento ritmico, qualche traccia vocale effettata, di sparuti particolari arrangiamenti in più. Tale utilizzo, però, è avvenuto in maniera così marginale, indolore, da farsi notare non più che timidamente. Ecco perchè in definitiva i Threshold scelgono, e come dargli torto, di sfruttare la spinta di "Hypotetical" con un album che effettivamente ne presenta davvero poche, impercettibili differenze al cospetto, qualità inclusa. Chi ha ascoltato la precedente produzione, non potrà inoltre non notare 2-3 vaghe e tutto sommato non compromettenti similitudini compositive sparse fra gli otto brani in scaletta.
"Critical Mass" perpreta la qualità del suo predecessore e va a collocarsi sostanzialmente sul suo stesso piano, pur senza appaiarlo....ma di poco.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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