Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:34 min.
Etichetta:Caligari Records

Tracklist

  1. PT. PLEASANT, WV 1967
  2. MEKONG MANEATER
  3. CORPSEFLOWER
  4. CYCLOPIA
  5. DELOY'S APE
  6. COFFIN STAIN
  7. ANGILLAS: KILLER OF THE LIVING

Line up

  • Dayan: Bass, Vocals (backing)
  • Sam: Drums
  • Dustin: Guitars
  • Clarisa: Vocals

Voto medio utenti

Nati nel 2016 e con solo alle spalle un demo del 2016 e un EP con un paio di pezzi nel 2017, i californiani Dipygus debuttano sulla lunga distanza con questo “Deathooze” per la floridiana Caligari Records.

Per esser un debut, “Deathooze” appare piacevolmente compatto fin dal primo ascolto, forte del suo death/doom putrescente e figlio legittimo dei grandissimi “Mental funeral” e “Severed survival” dei mai troppo lodati Autopsy.
Le canzoni in questione dedicano quindi ampli spazi a riff marci, assoli lenti e tortuosi, atmosfere horror fondate su suoni allo stesso tempo familiari e opprimenti come se fossimo spettatori di un b-movie di genere degli anni 70 (in questo senso i sample tratti dalle pellicole cinematografiche utilizzate in “De Loy’s ape”, “Cyclopia” e “Mekong maneater” aiutano ad immedesimarci nell’atmosfera del cd)

Tecnicamente la band non mostra particolari tentennamenti, anzi non si direbbe che i Dipygus abbiano alle spalle solo così poche uscite, e le sette tracce contenute in “Deathooze” scorrono godibilmente senza cali di qualità o di tensione (l’ultima canzone “Angillas killer of the living” è probabilmente la più violenta del lotto coi suoi strappi continui e il drumming forsennato del batterista Samuel Boodt a farla da padrone)

Se vi piace da matti il death metal lento e contorto dei primi anni 90, “Deathooze” è il disco che fa per voi, un piccolo gioiellino che puzza di decomposizione dalla prima all’ultima nota.

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