Ho avuto modo di vedere i
Nervecell dal vivo a Roma qualche mese fa, e devo dire che non rimasi particolarmente impressionato dal loro Death Metal, molto robusto e diretto, senza però raggiungere vette di inaudita violenza esecutiva. Adesso li ritrovo in versione studio con il secondo album intitolato
Psychogenocide, un nome poco rassicurante, che fa pensare ad un lavaggio del cervello, che fa della pressione psicologica un mezzo e un fine per distruggere tutto e tutti a suon di decibel. Dopo un primo ascolto che fa sicuramente il suo effetto, grazie ad una produzione molto curata, le quotazioni della band proveniente da Dubai iniziano a calare costantemente fino a raggiungere una sufficienza piena e meritata soprattutto per il lavoro svolto dietro il mixer e per la padronanza tecnica dei musicisti coinvolti. Il ricco paese da cui provengono non possiede una tradizione in campo Death Metal, e più in generale nel Metal in senso lato, e questo alla lunga appiattisce la loro musica, facendola scadere in una serie di clichè di cui il Metal estremo ne è pieno fino all'orlo da parecchi anni. Fanno il loro lavoro onestamente e con dedizione, è fuori da ogni dubbio, eppure mi chiedo quale interesse possano suscitare ad un appassionato del settore. Insomma, ci sono già tanti gruppi che "fanno numero" in continenti dove questo è un genere musicale affermato da sempre, non credo sia il caso di spenderne altri di soldi. Ovviamente ci sono pure i die hard fans, e quelli sono difficili da convincere, troveranno nei Nervecell un buon motivo per supportarli, e questo va più che bene. A tutti gli altri è il caso di consigliare di guardarsi attorno e concentrarsi su chi sta lasciando un segno concreto.
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