Recensione Scritta
Il 2011 vede i
Within Temptation alle prese con il loro primo concept album, ossia questo “
The Unforgiving” tanto pubblicizzato ed annunciato dalla Roadrunner Records, sicura di avere in tasca una carta vincente. Guardando la copertina mi era venuto il dubbio che mi avessero mandato per errore un fumetto da recensire, e ne avevo motivo! Niente, infatti, è lasciato al caso in questo nuovo capitolo della band olandese: siamo qui alle prese con un concept incentrato sui comics di
Steven O’Connell (cliccate
qui e
qui per ulteriori informazioni), e “The Unforgiving” è proprio una storia che si svilupperà, in maniera parallela, su diversi fronti: il qui presente album, una graphic novel in corso di pubblicazione ed alcuni mini-film, accoppiati ai video della band, che aiuteranno a narrare la vicenda che sta alla base del tutto (sul rinnovato
sito ufficiale dei WT, peraltro, potete trovare tutto l’occorrente per non lasciarvi sfuggire nulla di questo elaboratissimo progetto artistico multimediale).
Riassunto in parole povere: una potente medium, Mother Maiden, recluta anime perdute in cerca di redenzione, per combattere il male in tutte le sue forme. Ognuno di loro ha una particolare colpa da espiare, e sarà proprio Mother Maiden, con i vari incarichi che affiderà loro, a dargli una possibilità di salvezza.
Dal punto di vista musicale, siamo di fronte all’album perfetto. Mai come stavolta, i Within Temptation riescono nella quadratura del cerchio, rendendo la loro musica il punto d’incontro ideale di tutte le loro influenze, ed in più strizzando l’occhio contemporaneamente al passato (i vari inserti di musica elettronica sono dichiaratamente ispirati agli anni ’80, periodo in cui la band si appassionava di fumetti) ed al futuro, con una produzione moderna e potente, ed un riffing metal spesso ribassato e molto attuale, su cui gli elementi sinfonici s’innestano alla perfezione, senza peraltro peccare delle esagerazioni dei dischi passati.
Una sarabanda di emozioni, su cui domina incontrastata una delle voci più belle da me mai sentite in ambito metal. Sharon Den Adel è semplicemente stupenda, in grado di caricare la voce o di sussurrare in maniera angelica, dando vera linfa vitale ad ogni composizione, con una padronanza del mezzo ed un’espressività da applausi a scena aperta. Alle sue spalle, si muove una band di grandi musicisti, ormai perfettamente incastonati l’uno nell’altro ed in grado di suonare su registri musicali differenti, rendendo le composizioni una vera e propria delizia per le orecchie.
Dovrei citare questo o quel brano? Come spesso mi succede, quando ho davanti un’opera pressoché perfetta, sarebbe un delitto decontestualizzare questa o quella song, a maggior ragione per il fatto che ci troviamo davanti ad un concept album, in cui tutto suona come parte di un insieme quanto mai armonico, bilanciato, potente e superbo.
Godetevi i video che accompagnano l’uscita di “
The Unforgiving”, gustate i mini-film, leggete avidamente le pagine della graphic novel che verranno pubblicate, ma soprattutto ascoltate una, dieci, cento volte un album maturo, riuscito, maestoso.
Recensione Orale