I francesi Genital Grinder sono qui al primo disco e come lascia intuire il moniker, rubato alla prima track di "Reek Of Putrefaction" dei Carcass, suonano un grind di scuola Jeff Walker e Bill Steer. Molte cose ci sarebbero da dire a riguardo, ma voglio iniziare dalla fine e cioè che nessuno ha bisogno di questo disco. Sia chiaro che la band non è malaccio, anche se non offre una prova strumentale eccelsa, sia per quanto riguarda l'intensità, sia per quel che riguarda la velocità d’esecuzione (due componenti fondamentali nel grind). C'è da dire però che oggi di dischi come questi ne escono a tonnellate e vi assicuro che, una buona parte, sono più meritevoli d’interesse rispetto a questi ragazzotti francesi che, in uno slancio di pirandelliano spirito del contrario tutto adolescenziale, vogliono stupirci, o forse scandalizzarci con inserti di rutti e altre flatulenze corporee sulle quali è meglio sorvolare. Certo, altre band sono solitamente dedite a codeste prodezze ma, mai come questa volta, ci troviamo di fronte ad una forzatura che sa tanto di finzione e cattivo gusto a tutti i costi. Ma questa è solo una mia opinione personale. Del resto c'è da dire che la prova dei due singers si bilancia, il growler è bravo mentre lo screamer non è all'altezza, a sua volta la prova strumentale è sì buona, ma non brilla mai per inventiva e fantasia. Come non bastasse la track finale ci regala l'ultima perla di questo disco, con i nostri quattro eroi del buon gusto che ci intonano un canto da osteria. Non vale la pena spendere soldi per una porcheria simile. A qualcuno potranno anche piacere, ma in ambito grind sono ben altre le band da tenere d'occhio. Risparmiate i vostri soldi per qualcosa di più meritevole che a ruttare e scoreggiare son bravi tutti, nella patria di Alvaro Vitali non ce lo devono certo insegnare i francesi.
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