Quando si parla di black metal e di Portogallo spesso capita di citare esclusivamente i Moonspell. La popolarità e personalità della band di Fernando Ribeiro è talmente forte da apparire come l’unica realtà estrema valida proveniente dal Lisbona e dintorni.
Ma guardandosi attorno troviamo che c’è almeno una altra realtà, posta a cavallo fra underground e notorietà, che merita il nostro interesse perché, parafrasando una famosa frase shakespeariana, “C’è del marcio in Lusitania”.
I Corpus Christii sono il parto nero e malato della mente di Nocturnus Horrendus (master mind unico del progetto nonché proprietario della Nightmare Productions) giunto con questo “Luciferian frequencies” all’importante traguardo del settimo album in studio.
Le coordinate di “Luciferian frequencies” non si discostano molto da quelle dei suoi più recenti predecessori, ammiccando alle sonorità sviluppate da band quali Watain, Setherial e Gorgoroth.
Il risultato finale è quello di un lavoro solido, quadrato e senza sbavature registrato con professionalità (leggasi: “non con un quattro piste in uno scantinato umido e buio”) dal bassista degli Enthroned, Phorgath, ai BlackOut Studios in quel di Bruxelles.
Si parte molto bene con le cadenzate “The owl resurrection” (comprensiva anche dell’intro “The gate”) dal riffing tagliente ed affilato come una scure, e “Crystal glaze foundation”, dalle dissonanze anni novanta.
Con il proseguo dell’ascolto, specie la parte centrale con “The Styx reflection”, “Picatrix” e ”Deliverer of light”, “Luciferian frequencies” vira verso lidi spiccatamente religious, nelle quali la voce più pulita e sofferta di Nocturnus Horrendus raggiunge acute vette di follia.
Spazio quindi a dissonanti rallentamenti, repentine accelerazioni e brevi aperture melodiche come già più volte sentito in questi anni.
Pur consigliandone l’ascolto a tutti i blackmetallers a portata di tiro, a conti fatti “Luciferian frequencies” è un pelino troppo didattico, lasciando l’impressione di essere un compito fatto bene e senza sbavature a cui però manca quel quid per raggiungere un livello superiore e porsi sullo stesso piano dei big assoluti del genere.
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