Trio di Padova, che sceglie la lingua tedesca per darsi un nome. La parola dovrebbe significare “ospedale” o qualcosa di simile, ed è riferita alla attività dei musicisti nella vita privata, appunto in ambito sanitario.
I componenti del gruppo non sono esordienti, anzi hanno militato in svariate formazioni locali, così ciascuno ha portato il proprio bagaglio musicale. Il loro primo demo, infatti, pare risentire di queste eterogenee influenze metal.
Si copre uno spettro sonoro dalla rocciosità dei Motorhead agli assalti brucianti e compressi del thrash di seconda generazione, con brani di buon impatto. Certamente il risultato è ancora acerbo e migliorabile, tenendo conto che la band ha solo un paio d’anni di vita. Si percepisce l’entusiasmo, la grinta ed una capacità dignitosa, mentre manca ancora un profilo ben definito, che arriverà col tempo ed il lavoro.
Attendendo ulteriori prove, auguriamo ai
Kranke’n’Haus di proseguire sulla buona strada.
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