“Vision From Cosmos 11” è il primo album dalla band ligure
Lucid Dream. Interamente autoprodotto, si ritaglia una fetta importante nel panorama progressive rock italiano. La formazione è composta dal chitarrista Simone Terigi (Sigma Six), Alessio Calandriello (Mighty Sound Machine) alla voce, Gianluca Eroico al basso e Paolo Raffo alla batteria.
In puro stile anni ’80, la band è in grado di fondere con grande naturalezza contenuti melodici e atmosfere di grande effetto, risultato raggiunto grazie all’ottima amalgama dell’intero gruppo.
Il brano di apertura “Holy Rage” ci riporta a ritroso nel tempo, ficcanti riff di una sei corde ben oleata e la grande versatilità del vocalist, rendono il pezzo energico e vigoroso i cui si trovano influenze vicine ai superbi RUSH. Contenuti che ritroviamo anche in “Cosmos 11”, pezzo dal tiro ficcante grazie ad una base ritmica di assoluto valore, sicuramente uno dei momenti più interessanti dell’intero lavoro. “Fallin”, pezzo strumentale, ci permette di apprezzare le notevoli qualità artistiche di Simone Tergi, chitarrista di gran valore in grado di far viaggiare magistralmente una sei corde sempre protagonista. Con “In The Moment”, non possiamo che continuare ad esaltare le cristalline qualità dei LD, sonorità e melodie sempre all’altezza e compattezza di suoni ben assortiti, notevoli gli assoli dell’immenso ST, sempre in grado di regalarci situazioni interessanti come nella dolcissima “Night Fell”, breve traccia ma ricca di contenuti originali. “Get Up” ci riporta nell’hard rock classico che ben si addice alla band, ritmi sempre incalzanti conditi dall’ottima performance del vocalist Alessio Calandriello, musicista dotato di un timbro vocale che ben si fonde con le sonorità proposte, sonorità che si delineano con successo anche in “Underground”, ritmo forsennato in grado di catturare l’ascoltatore sin dalle prime battute. “Sun And Sun” ci regala un altro momento strumentale, confermando la grande coesione della band sempre in grado di attestarsi su livelli di ascolto interessanti e accattivanti. Si chiude con “Through The Years”, atmosfere più cupe ma melodie sempre ariose, un pezzo che chiude a meraviglia un lavoro assolutamente interessante e che speriamo dia modo ai Lucid Dream di riproporsi in futuro con altrettanto successo, affinando e sviluppando tutte quelle qualità che abbiamo trovato in questo disco ricco di tecnica e spunti di gran qualità.
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