Comincia con questo Changes il nuovo corso degli
Alyson Avenue, orfani di Anette Olzon passata con onore ai Nightwish. La sostituta Arabella Vitanc non regge a mio parere il confronto, con una voce dal sapore molto eighties, tecnicamente ineccepibile, che risulta però glaciale e addirittura fastidiosa sui toni più alti, con acuti molto vicini agli ultrasuoni.
La band propone un hard rock estremamente melodico, leggero, che spesso si avvicina pericolosamente al pop, in cui tutte le canzoni si muovono sulla stessa falsariga senza particolari sussulti. Le song migliori si trovano in apertura, con la title-track (che risulta essere la canzone più aggressiva dell’intero album) e l’opener
Liar, che ricorda molto da vicino Poison di Alice Cooper, quantomeno come struttura e melodie.
Vedete voi, sicuramente non è il disco che cambierà la vostra estate. La band è composta da musicisti di valore, ma tutto pare già ampiamente sentito e troppo poco personale. Vivamente consigliato un ascolto preliminare prima di procedere all’acquisto, riservato comunque ai soli estremisti del genere.
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