Purtroppo per me non avevo mai sentito parlare di questi InThyFlesh provenienti dal Portogallo, ed è un peccato visto e considerato che il loro genere musicale è uno di quelli che stuzzica e non poco i miei interessi. In definitiva si tratta di Black Metal dalle fortissime venature Depressive, con riff polverosi e ripetitivi, capaci di infliggere nell'ascoltatore minuti di profonda e paralizzante angoscia, con alla base un grigiore e un tedio che alla lunga possono dare fastidio, almeno a tutti quelli che in questa calda estate non riescono a trovare pace e riparo. Claustrophobia già dal titolo vi mette in guardia: troverete solo desolazione e macerie, ecco come si giustificano brani intitolati Hasteado Ao Infortúnio, Perdição No Vício d'Austeridade e Submerso Em Instantes, canzoni dove il suono tende a divenire liquido ed etereo, dove lo screaming malato del cantante si unisce alle ritmiche penetranti, dove in sostanza il risultato finale è un vortice dove confluiscono allo stesso momento violenza, depressione e oscurità. Molto interessante la scelta di cantare in lingua portoghese, certo lo screaming non aiuta a comprendere i testi però trovo che questa scelta doni un qualcosa di più "caldo" e sanguigno al tutto. La copertina è un altro di quegli elementi che aiuta l'ascoltatore a formarsi nella mente una serie di immagini che possano supportare l'impatto sonoro di Claustrophobia, le famose macerie che citavo più in alto. Gli InThyFlesh sono un progetto in crescita, capace di sprigionare sensazioni ed emozioni al limite, spero soltanto che riescano a trovare un'etichetta con mezzi più adeguati ai loro scopi.