Neoclassic Power Progressive Metal.
Cavolo, partiamo un po' pretenziosi, non vi pare? Beh i
Lunar Explosion, come monicker comanda, preferiscono presentarsi col botto. Botto solo nominale, ahimè, perchè la proposta musicale dei 5 vicentini non è al livello delle premesse iniziali.
Non fraintendetemi, il talento c'è. Il problema è che 5 musicisti di talento non bastano per creare qualcosa di ottimo, c'è bisogno che queste diverse peruliarità vengano catalizzate verso un obiettivo comune, verso uno schema musicale unico. Qui purtroppo non ci siamo..in particolare l'ottimo lavoro delle due chitarre viene sminuito da pattern sconclusionati, dove la batteria e troppo spesso anche la voce sembra non riescano a star dietro alla velocità di
Mattia Sisca e
Paolo Ferraro. La sensazione generale è che in più di un'occasione ognuno suoni per se, non permettendo al suono dei Lunar Explosion di raggiungere un adeguato livello di amalgama. Quando poi i toni si smorzano un po', come nella terza traccia "
Far Beyond", risalta una certa povertà dal punto di vista del songwriting e della prestazione di
Raffaele Smaldone, che per tutto il disco si spinge un po' troppo oltre le sue pur discrete qualità.
Insomma niente di trascendentale da queste parti, anche se un barlume di speranza e un briciolo di fiducia mi sento comunque di darlo a questi ragazzi. Questa demo è bocciata, ma non escludo che con un po' di maturità in più si possano raggiungere risultati decisamente migliori. Rimandati a Settembre.
Quoth the Raven, Nevermore..
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