Il primo aggettivo che mi viene in mente, alla fine dell’ascolto di “
Sturm aufs Paradies”? ‘
Lungo’.
Si, amici/che lettori/trici di
Metal.it, che disco lungo, ripetitivo e
medievalense (scusate per il neologismo)! Ok, lasciando stare le baggianate, il nuovo album dei
Saltatio Mortis è una gradita conferma per che preferiva la mistura più equilibrata di metal e folk, quella per capirci di “
Aus der Asche”. La band di Alea e soci, dunque, fa della coerenza una bandiera ed alterna sapientemente pezzi più tirati (come la bella “
Der Letzte Spielmann”, a mio avviso il picco dell’album, o l’energica opener “
Habgier und Tod”) a momenti di più ampio e leggero respiro, in cui gli strumenti della tradizione celtica prendono il sopravvento, su linee vocali mai originali più di tanto, ma questa è. L’ovvio (e a me graditissimo) cantato in tedesco conferisce di certo un suggestivo ingrediente alla ricetta, ed il tutto è impacchettato con cura: pensate che, tra le varie versioni dell’album, ne potrete acquistare una con incluso un flauto!
Tornando IT, come si dice nei forums, “
Sturm aufs Paradies” è il disco perfetto per chi ama il metal condito dal folk, ed una conferma per una band come i Saltatio Mortis: forse non il massimo dell’ispirazione e dell’originalità, ma di certo un gruppo di musicisti che amano la loro musica, le loro radici, la loro terra.
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