Penso ci sia davvero poco da dire per accompagnare questa bocciatura del nuovo lavoro degli Ursus. Già nel 2008 l’illustre collega
Alfieri ne aveva decantato la pochezza e questo
Fuerza Metal non fa altro che confermare dalla prima all’ultima tutte le impressioni di allora. Brani ispirati dal primo thrash anni ’80 ma assolutamente banali, insulsi, registrati malissimo e cantati in maniera oscena. Riff buttati lì come quando si strimpella con la distorsione a palla, senza capo né coda, senza un minimo di arrangiamenti, di impegno creativo.
Capisco i testi con un messaggio sociale, capisco la difficoltà di emergere in una terra che tutti conoscono per altri motivi, capisco il valore dell’underground…quello che non capisco, come già ricordava Roberto tre anni fa, è come diavolo sia possibile che questa band sia sotto contratto discografico. Sembrano veramente dei ragazzini alle prime armi che si sono trovati in cantina per fare casino. Per fare un disco serio ci vuole molto, molto, molto di più. Purtroppo non c’è due senza tre, quindi rischiamo di ritrovarceli davanti con un nuovo capolavoro tra qualche anno. Statene ben lontani.
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