Nonostante la giovane età, sia dei componenti che della band stessa, gli
Startoday sono una vecchia conoscenza, sia mia, sia di chi bazzica l’ambiante hardcore della penisola. A soli quattro anni dalla nascita, e con già numerose date alle spalle, sia dentro che fuori i confini italici, arrivano al primo full length “Another chance”, pubblicato dalla Wynona Records. Come già accennato la direzione musicale dei nostri si muove lungo binari HC, con una riuscita miscela di parti più violente e parti più melodiche, tipiche della nuova scena, per capirci, e qui i nomi di Rise Against, Snapcase e Comebak Kid sono tanto banali quanto inevitabili, senza tralasciare, qua e là, qualche influenza metal che rende il tutto ancora più corposo e massiccio. Niente melodie stucchevoli fine a se stesse, però, e per fortuna… I nostri pestano duro e viaggiano quasi sempre a velocità sostenuta, anche se l’aspetto più appetitoso delle loro composizioni sono i numerosi stop&go che ti lasciano attaccato allo schienale della sedia e che rendono i brani più vari e dinamici. Buono il muro di suono, sorretto ottimamente dalle chitarre di Carlo e Giovanni, anche se l’elemento che risalta di più e che in realtà sorregge tutta la baracca è la batteria veloce, potente e precisa di Francesco, che si occupa anche della seconda voce, andando a doppiare quella del fratello Egidio, creando ottimi cori. Insomma, gli elementi perché il disco risulti vincente ci sono proprio tutti, se contiamo anche una produzione al tempo stesso chiara e potente, quindi direi che è proprio il caso di dare una chance a questi cinque ragazzotti abruzzesi, come loro stessi chiedono nel titolo del disco. Questo per quanto riguarda l’aspetto musicale… ma i nostri dimostrano di non tralasciare, come è giusto che sia per un gruppo HC, neanche l’aspetto dei testi. Un esempio su tutti “From the rumble and from the dust”, che inizia con la voce di Giorgini (credo) del TG1 che annuncia lo spaventoso terremoto che ha devastato L’Aquila un paio di anni fa. Un bel modo di dimostrare la vicinanza del gruppo alle vittime del terremoto, un bel modo per ricordare una bruttissima pagina della nostra storia recentissima. Tornando all’album, dopo un’intro tanto brutta quanto inutile, le cose iniziano a farsi serie con “Imaginary World”, che insieme a “Remorses And Regrest”, la titletrack e “Heroes Of The Absurd” rappresenta il meglio che potete trovare in questo cd, che viene chiuso in maniera alquanto anomala con “Anger in my heart”, una ballad acustica che mette in luce un altro aspetto della band. Cosa aggiungere? “Another chance” non è certo un album epocale, e nulla toglie e nulla aggiunge a quanto già proposto in questo ambito. Però è un album che suona sincero, e che riesce a trasmettere benissimo l’energia e la passione che la band mette nelle proprie composizioni, e mi sembra un buon motivo per consigliarne vivamente l’acquisto. E poi non scordiamoci che stiamo pur sempre parlando di un disco di esordio, il che non può far altro che farci sperare per il meglio riguardo il prosieguo della carriera di questi ragazzi. Supportiamoli…
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