Copertina SV

Info

Anno di uscita:2006
Durata:70 min.
Etichetta:Victory
Distribuzione:Venus

Tracklist

  1. BLACKENED (METALLICA)
  2. KICKSTART MY HEART (MOTLEY CRUE)
  3. THE DAY I TRIED TO LIVE (SOUNDGARDEN)
  4. BICYCLE RACE (QUEEN)
  5. THREE OF A PERFECT PAIR (KING CRIMSON)
  6. US AND THEM (PINK FLOYD)
  7. GEEK U.S.A. (SMASHING PUMPKINS)
  8. FORCED MARCH (EARTH CRISIS)
  9. TERRITORY (SEPULTURA)
  10. CHANGE (BLIND MELON)
  11. MALPRACTICE (FAITH NO MORE)
  12. LITTLE 15 (DEPECHE MODE)
  13. CEMETARY GATES (PANTERA)
  14. COLORBLIND (COUNTING CROWS)

Line up

  • Tommy Rogers: vocals, keyboards
  • Paul Waggoner: guitars
  • Dusty Waring: guitars
  • Blake Richardson: drums

Voto medio utenti

I Between The Buried And Me, dopo tre ottimi dischi, ci tengono a far sapere quali sono le influenze del loro mastodontico sound in questo “The Anatomy Of”, disco composto di 14 covers di gruppi famosi.
Un disco di tributo, qualsiasi esso sia, può essere giudicato da due punti di vista, entrambi perfettamente legittimi. Il primo vorrebbe che la band reinterpretasse e quasi reinventasse i pezzi, dandone un’interpretazione personale, col rischio di esporsi a figuracce per via degli obbrobri che potrebbero uscire fuori da interpretazioni alquanto genialoidi, senza contare che nessuna cover potrà mai suonare meglio del pezzo originale. Il secondo vorrebbe invece un’interpretazione più fedele all’originale, perché se tributo deve essere, tributo sia, senza troppe licenze stilistiche che potrebbero minare la qualità del pezzo originale.
La band del North Carolina ha deciso di aderire a questo secondo filone, e checché se ne possa dire, l’interpretazione spesso troppo fedele e pedissequa, fa sì che ci troviamo di fronte a 14 cover che sorprendono per via del fatto che il singer Tommy Rogers fa uno sforzo immane nel tentare, riuscendovi, di imitare quasi alla perfezione, più o meno, i suoi singer preferiti. Sembra di sentire 14 band diverse, ed anche l’esecuzione dei brani è molto fedele all’originale, come la stupefacene “Bicycle Race” dei Queen. I gruppi tributati sono svariati e anche molto diversi da loro, il che non potrebbe essere diverso ascoltando le releases ufficiali della band. Sorprendono le esecuzioni di “Kiskstart My Heart” dei Motley Crue, “Cemetery Gates” dei Pantera, “Us And Them” dei Pink Floyd e non si può non citare anche la già edita “Colorblind” dei Counting Crows, veramente gustosa.
Per il resto troviamo Sepultura, King Crimson, Blind Melon, Smashing Pumpkins, Depeche Mode, i Metallica (con “Blackened”), i Soundgarden e gli Earth Crisis. Tutti i pezzi sono ottimamente interpretati, con una cura a tratti maniacale.
Non saremo noi a giudicare il tributo di una band ai propri miti e a disquisire di originalità e personalità che la stessa band ha già dimostrato abbondantemente di detenere nei propri dischi. Non era questa l’occasione di mostrare di aver i coglioni quadrati, qui si omaggiava i propri idoli. Chapeau.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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