La verità? Gli
Hammers of Mistortune non mi sono mai andati a genio. Colpa mia, sicuramente, ma li ho sempre trovati poco originali, banali, con delle linee vocali scontate e un po’ raffazzonate. Ed il nuovo “
17th Street” conferma, purtroppo (per loro) le mie idee precedenti. La Metal Blade sarà contenta dell’acquisto, ma questo nuovo album non fa che confermare pesantemente i miei dubbi precedenti. Niente mordente, nessun pezzo che si elevi dalla mediocrità di un heavy metal sciatto e malamente prolisso, un album di un livello di piattume imbarazzante. Potrei stare qui un’ora a cercare eleganti locuzioni per indorarvi la pillola, ma se devo dirvi che un disco non mi piace, meglio dirvelo e basta. “17th Street” è un album noioso, prodotto in maniera sufficiente, con le solite parti cantante soporifere ed un paio di assoli che scimmiottano in mala maniera Brian May, cosa che da sola per me vale la forca. Sorry, ma come direbbe la mai troppo odiata Mara Maionchi, “
per me è no”!
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