Sarò sincero, inizialmente non davo una lira di credito ai
Golden Resurrection, ennesima band di un
Christian Liljegren, ex voce dei
Narnia, caduto in disgrazia commerciale con mille progetti magari validi ma puntualmente ignorati e dopodichè falliti nell'indifferenza generale, e stessa sorte credevamo toccasse ai Golden Resurrection, peraltro molto più sfacciatamente "cristiani" delle altre passate formazioni: sin dal logo, immagini, testi, titoli delle canzoni, insomma ogni cosa, l'approccio è sfacciatamente religioso, cosa che in un mondo come quello del metal ti fa perdere in partenza moltissimi ascoltatori e credito da parte di label ed agenzie varie.
Invece zitti zitti Christian e
Tommy dei
ReinXeed stanno raccogliendo alla grande il lavoro proveniente dai loro sforzi e dopo un sorprendente primo album intitolato "
Glory to My King" ecco che giungono immediatamente al secondo lavoro "
Man with a Mission"....che è ancora più valido e convincente!!!
I brani hanno acquisito maggiore personalità, ci si muove con abilità e destrezza tra posizioni talvolta più indirizzate verso il power metal svedese, altre volte rocciosi mid tempos ottantiani, poi ancora raffinatissimo e potente AOR di una volta (talvolta chiudendo gli occhi sembra di ascoltare qualcosa di
Vince Di Cola, simile alla colonna sonora di
Rocky IV, anche grazie all'ottimo uso delle tastiere), il tutto in una sequela di brani che non perdono un colpo e rimangono altissimi per tutta la durata del disco.
Non è finita qui: la prestazione di Liljegren è tornata davvero sugli scudi, una voce calda e profonda a cui evidentemente il matrimonio - oggi fallito - con la signora Rivel aveva fatto più che male, e se ancora non ci basta ci sono gli interventi dello stesso Tommy Johansson che, ricordiamolo, nei suoi ReinXeed canta magnificamente.
Epici, drammatici, coinvolgenti, i Golden Resurrection sanno davvero dove battere, facendo leva sull'esaltazione del loro ascoltatore medio che sarà in preda all'entusiasmo più sfrenato nei momenti di maggior pathos, propri di un heavy/power metal della miglior specie.
Non nascondiamo che i credenti saranno ancor più gasati dal tutto, dato i testi alla "
Stryper", ma con una visione assai più battagliera e tutto fuorchè remissiva (qui non esiste il "porgi l'altra guancia") che incorniciano il tutto a perfezione: la title track, l'anthemica "
Golden Times", la powerissima "
Finally Free", l'ottantiana "
Standing on the Rock" e la terremotante "
Identity in Christ", forse la migliore fra tutte, sebbene il songwriting sia davvero elevato e bilanciato.
Indispensabili e consigliatissimi per i fan di
Malmsteen, Stratovarius, Stryper e del buon gusto melodico in generale!
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