ohhhhhhh era ora...il disco era già nelle mie manine da martedì e mi chiedevo "ma quando cavolo si riprenderà Sbranf dall'ascolto e farà la recensione???"... eccola...anche se però avrei voluto una video recensione per vederti piangere... di gioia chiaramente, perchè come te anch'io sono tornato indietro di 14 anni e ho goduto di brutto nell'acoltare questo gioiellino. Una reunion agognata, chiesta a gran voce, ma nello stesso tempo temuta che a differenza di altre ha colpito nel segno...ora manca solo che torni Tarja nei Nightwish e Khan nei Kamelot poi posso "morire" in pace
Sono anche io un fans della band dell'era D.C. Cooper (ma ho anche i cd dopo) ma mi sembra che l'entusiasmo del buon "Sbranf" per questo “Show me How to Live” sia oltremodo esagerato... Dovrò riascoltarlo per dare un giudizio vero e proprio,ma al primo e secondo ascolto il gran ritorno di D.C. sembra non aver fatto poi sto "miracolo"...Classico album dei Royal Hunt (forse un po' + ispirato),ma niente di nuovo...sarò io che forse dovrei accontentarmi...ma non sono il tipo..
Io non lo attendevo così tanto spasmodicamente. Adoro D.C. Cooper e adoro le prime cose dei Royal Hunt. Purtroppo però Andersen è bollito da tanti, troppi anni, l'ultimo disco davvero riuscito a mio parere è stato "The mission" per cui ci speravo poco. E infatti. Disco che più che autoreferenziale è un vero e proprio plagio a loro stessi. Una cosa imbarazzante. Potrà essere un capolavoro solo per coloro che si avvicineranno alla band con questo disco. Si sono riuniti per soldi, non per passione. E si sente. "Show me how to live" mi sa tanto del timbro di un cartellino. E' un disco che sa della tristezza artificiosa di voler riportare indietro tempi che non torneranno più. Poi attenzione, se verranno in Italia sarò il primo ad andare. Ma per ascoltare i vecchi classici, questo verrà dimenticato dopo due mesi o poco più.
"...anni passati a stupirmi di come un uomo possa avere una voce così perfetta, e di come una band possa vestire quella voce come un guanto..." Questa frase di sbranf riassume perfettamente il mio pensiero sulla voce di D.C., strepitoso....per il giudizio completo aspetto ancora un pò di ascolti...però almeno due canzoni sono capolavori IMO, autoplagio o no, altro che dimenticate fra 2 mesi o poco più...
Non so se avrei dato un nove, ma il disco è molto buono. Certo, si sente che son loro, ma i pezzi scorrono via piacevolmente. IHo scoperto i Royal Hunt con Paper Blood, comprato a 4,90 euro, solo per il prezzo... e devo dire che mi sono piaciuti subito.... poi ho colmato i buchi temporali per scoprire che l'album comprato non è nulla di ché rispetto a quelli che gli stanno sia davanti che dietro... Questo è un album da 8 pieno secondo me. Grandi!
Ascoltato questa mattina per la prima volta e... WOW!!! Molto godibile!!!
Io non lo attendevo così tanto spasmodicamente. Adoro D.C. Cooper e adoro le prime cose dei Royal Hunt. Purtroppo però Andersen è bollito da tanti, troppi anni, l'ultimo disco davvero riuscito a mio parere è stato "The mission" per cui ci speravo poco. E infatti. Disco che più che autoreferenziale è un vero e proprio plagio a loro stessi. Una cosa imbarazzante. Potrà essere un capolavoro solo per coloro che si avvicineranno alla band con questo disco. Si sono riuniti per soldi, non per passione. E si sente. "Show me how to live" mi sa tanto del timbro di un cartellino. E' un disco che sa della tristezza artificiosa di voler riportare indietro tempi che non torneranno più. Poi attenzione, se verranno in Italia sarò il primo ad andare. Ma per ascoltare i vecchi classici, questo verrà dimenticato dopo due mesi o poco più. Quoto tutto :) plagio, tristissimo autoplagio..........
Per me è un disco molto bello! Ben prodotto, fila liscio come l'olio che è un piacere!!! Non so se sarà ricordato per molto tempo, ma direi ,nel complesso ,che si tratta di un buon lavoro!!