I
Barren Earth sono definiti da molti un supergruppo finlandese, dal momento che tra le loro fila militano membri di
Amorphis,
Moonsorrow,
Swallow The Sun e persino
Kreator. La band giunge al secondo full-lenght, il qui presente “
The Devil’s Resolve”.
Il sound dei
Barren Earth pur non tradendo le radici finniche, essendo debitore, oltre che delle bands madri, di acts quali
Opeth e
Sentenced, inserisce in sonorità heavy/doom strutture progressive e inserti folk.
Il risultato che fuoriesce dai solchi delle otto canzoni del disco è variegato, multiforme, ricco di sfumature.
Le cornamuse iniziali di “
As It Is Written” portano lontano con il cuore e la mente, introducendo un doom settantiano che viene sporcato dal growling cupo e brutale del singer. Lo stesso si può dire per “
The Rains Begins”, dal mood decisamente celtico. L’iniziale “
Passing Of The Crimson Shadows” dispiega per oltre sette minuti un perfetto death/doom nel quale la voce pulita e il growling si alternano in maniera sapiente; le clean vocals spesso insistono sulla parte più suonata e chitarristica, mentre il growling, da contraltare, interviene negli intermezzi melodici, bilanciando così le componenti. L’incipit di “
The Dead Exile” è un manifesto del doom sound. Maestoso, magniloquente al punto da atterrire.
Il disco, come tutti i dischi ricchi di sfumature ed influenze, è di difficile assimilazione e richiede ripetuti ascolti per essere compreso e apprezzato. Superato questo scoglio iniziale “
The Devil’s Resolve” vi regalerà notevoli gioie.
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